Onofri su Genoa e Napoli: “Cambiate o finite KO!” Ecco le sue riflessioni taglienti sul calcio italiano. #Genoa #Napoli #SerieA #CalcioItaliano
L’ex difensore Claudio Onofri ha detto la sua in una trasmissione radiofonica, sparando a zero su come certe squadre si arrangiano in Serie A senza troppi fronzoli. Con un tono che non le manda a dire, ha puntato il dito contro il Genoa, suggerendo che devono smetterla di fare pasticci sul campo se vogliono reggere il confronto con squadre più organizzate.
“Il Genoa contro il Napoli dovrà avere un atteggiamento diverso rispetto all’ltima partita per non essere facili da battere. Con la Lazio troppa confusione, calciatori fuori posto come Vitinha sulla sinistra mentre lui è più forte da seconda punta. Però il Genoa di Vieira ha sempre avuto un’impronta non spettacolare ma almeno molto quadrata. Piano piano, dopo essersi salvati, cominciarono a provare qualcosa di nuovo che però in questo campionato non si è visto.” Onofri non ha peli sulla lingua qui: il Genoa sembra una banda di dilettanti quando non mettono i giocatori dove serve, e questa storia di sperimentare “qualcosa di nuovo” suona come una scusa per mascherare la mancanza di idee chiare.
Passando agli stranieri in Italia, Onofri ha toccato un nervo scoperto del nostro campionato, dove tutti pretendono miracoli all’istante. Ha parlato di Lang con un misto di realismo e critica, sottolineando come questi ragazzi arrivino da realtà diverse e debbano adattarsi, ma secondo lui, qui in Italia, la pazienza è un lusso che non ci possiamo permettere.
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“Lang? Bisogna aspettarsi un periodo di attesa dagli stranieri, perché in altri campionati giocano in maniera diversa e devono adattarsi alla Serie A. Ovviamente qui si hanno sempre aspettative alte e troppa fretta.” È un colpo al nostro modo di fare, dove si brucia la carriera di un giocatore se non segna al debutto – come se il calcio fosse una lotteria invece che un gioco di pazienza.
Infine, Onofri ha elogiato Ahanor e l’Atalanta, ma con una dose di sarcasmo verso chi spende cifre alte su giovani promesse. Lui vede potenziale, ma non esita a ricordare che certe squadre come l’Atalanta raramente sbagliano, grazie a una gestione furba.
“Ahanor? Ha tutte le qualità in quel ruolo per poter emergere, è un 2008 quindi è ancora giovane. L’Atalanta sbaglia poco e niente da tanti anni, ma soprattutto con Percassi ha trovato delle soluzioni importanti. La cifra è elevata rispetto alla sua età, ma credo che possa ritenersi addirittura bassa quando troverà spazio e continuità nella Dea”. Insomma, Onofri dipinge l’Atalanta come una macchina ben oliata, mentre il resto del calcio italiano inciampa, e Ahanor potrebbe essere l’ennesimo esempio di come un investimento “esagerato” si trasformi in un affare. Con queste parole, l’ex difensore ci lascia a riflettere su quanto il nostro pallone sia un mondo di fretta e opportunità sprecate.