Tre vittorie di fila per il Milan: sta diventando una macchina inarrestabile? #Milan #SerieA #Calcio
Il Milan ha collezionato tre successi consecutivi, lasciando Udine con un umiliante 0-3, e le sensazioni in casa rossonera sono decisamente euforiche. Il giornalista Franco Ordine, che non perde occasione per elogiare i suoi beniamini, ha espresso le sue opinioni sul Corriere dello Sport-Stadio con un tocco di realismo tagliente.
“Non è il caso di strabuzzare gli occhi per quei tre squilli del Milan nella prima ora di gioco in assenza di Leao e Nkunku che pure qualche contributo alla causa potranno darlo. Non è il caso di meravigliarsi perché quello che riluce nella notte di Udine, con Allegri in tribuna che a fine primo tempo, nonostante l’1 a 0, sembra morso dalla tarantola, è il comportamento dei rossoneri durante la fase difensiva. O meglio, per essere precisi, l’attenzione e la disciplina, quasi militare, nel coprire gli spazi, nel marcare i rivali e soprattutto nell’evitare al suo portiere, Terracciano, sostituto di Maignan, un impegnativo lavoro”.
Ordine avverte però che non è il momento di esagerare con l’entusiasmo, sottolineando come il Milan stia ancora aspettando rinforzi chiave per solidificare il suo gioco.
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“Attenti però: pensare che il 20 settembre dopo appena quattro capitoli del romanzo popolare sia la data giusta per battezzare la trasformazione calcistica del Milan passato da una idea di gioco “dominante” a un’altra, concreta, attenta, cinica ma fatta anche di geometrie apprezzabili, è prematuro oltre che sbagliato. Perché intanto a questo Milan mancano ancora interpreti fondamentali come Leao, come lo stesso Nkunku che continua a fare apprendistato e a coltivare la indispensabile salute fisica, per non tacere di Maignan rimasto a casa solo per un eccesso di prudenza ma destinato a rientrare nei ranghi domenica prossima per la sfida con il Napoli campione”.
In chiusura, Ordine guarda avanti con un misto di scetticismo e attesa, notando che le vere prove per il Milan arriveranno presto e mostreranno se questa squadra ha davvero trovato la sua identità.
“Poi gli esami, che di solito non finiscono mai, arriveranno molto presto e prima del previsto. In attesa della prossima sosta per la Nazionale Allegri deve misurarsi con Conte che gli sfilò il secondo scudetto ai tempi di Berlusconi e Galliani, e poi rendere visita alla Juve dalla quale si congedò dopo aver alzato al cielo di Roma una coppa Italia e fatto una colossale bischerata a fine partita con Cristiano Giuntoli. Forse solo allora potremo dire se, nelle pieghe di un mercato molto contraddittorio e criticato, a Milanello è nata una squadra”.