Il campionato turco è stato spesso considerato un torneo minore rispetto ai principali campionati europei. Nonostante ciò, il Galatasaray è riuscito nell’ultima sessione di mercato a ingaggiare un top player come Victor Osimhen. Questo successo solleva interrogativi su come il calcio in Turchia sia in grado di attrarre stelle da tutta Europa. Secondo quanto riportato nell’odierna edizione de Il Foglio, Marco Gaetani analizza i fattori che permettono tali acquisizioni.
I Diritti TV e le Finanze dei Club Turchi
I diritti TV del campionato turco sono stati venduti a una cifra relativamente bassa. Nell’estate del 2023 è stato infatti siglato un accordo biennale del valore complessivo di 370 milioni di dollari. Inoltre, i club turchi non ricevono finanziamenti significativi dalla Champions League, dato che nell’edizione attuale non ci sono squadre turche qualificate. Napoli caccia Alisson Santos: Manna lo tiene d’occhio da vicino!
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Il Debito delle Società e il Ruolo delle Banche
Un anno fa, l’economista Kerem Akbas aveva stimato che il debito complessivo delle quattro principali squadre turche ammontava a due miliardi di euro. Gli ingaggi dei giocatori incidono pesantemente sui bilanci, mentre per quanto riguarda i cartellini si cerca di risparmiare, puntando su prestiti e parametri zero. Questa realtà contrasta con la necessità teorizzata di fare player trading per risanare le casse, che risultano in condizioni disastrate. Infine, un network di banche di proprietà dello stato fornisce assistenza finanziaria a club come Galatasaray, Fenerbahçe, Besiktas e Trabzonspor.
Il calcio in Turchia è, quindi, strettamente legato a questioni di populismo economico e politico.