Le “big three” turche stanno rubando stelle dall’Europa, attirandole con soldi e sogni di gloria! #CalcioTurchia #Trasferimenti2024 #Galatasaray #Fenerbahce #Besiktas
Orkun Kokcu è atterrato a Istanbul ieri sera, diventando il nuovo acquisto del Besiktas per 25 milioni di euro più cinque di bonus. Questo talento del Benfica, classe 2000 nato a Haarlem in Olanda, era nel mirino delle big della Serie A, soprattutto della Roma, ma alla fine ha optato per la Turchia, decidendo di rappresentare la nazionale turca dall’Under 21. Non è l’unico: il Besiktas ha appena preso anche Tammy Abraham dalla Roma, mentre il Fenerbahce ha ufficializzato Archie Brown dal Gent, un terzino sinistro inglese che il Milan voleva come erede di Theo Hernandez.
Brown ha spiegato la sua scelta con parole chiare: “Sono stati più convincenti. Hanno dimostrato di volermi a tutti i costi”. Il Fenerbahce ha messo sul piatto un ingaggio più alto di quanto il Milan fosse disposto a offrire, seguendo una politica che evidentemente non bada a spese. E non finisce qui: John Duran, in rotta con l’Al-Nassr, poteva andare ovunque in prestito ma ha preferito il Fenerbahce, attirato da un’offerta che parla da sola.
Guardate Victor Osimhen: dopo aver puntato sulla Juventus e sognato la Premier League, ora spinge il Napoli ad accettare l’offerta del Galatasaray. I turchi non gli hanno offerto quanto l’Al-Hilal, ma comunque molto di più di quel che guadagnerebbe in Italia o altrove in Europa – ben 16 milioni di euro netti a stagione per tre anni, più un’opzione per il quarto. Aurelio De Laurentiis sta valutando l’offerta complessiva del Gala, e sembra che l’accordo arriverà presto. Intanto, il Galatasaray ha già messo le mani su Leroy Sané, uno dei migliori svincolati al mondo, reduce dal Bayern Monaco, che poteva scegliere qualsiasi top club ma ha optato per loro, soprattutto per un ingaggio da oltre dieci milioni netti l’anno per tre stagioni.
Ma perché questi giocatori scelgono le big three della Turchia invece di andare dritti in Arabia Saudita, dove i soldi sono ancora più folli? Semplice: Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas offrono un campionato più competitivo di quello arabo, anche se non è la Serie A, LaLiga o la Premier League. Permettono di giocare le coppe europee – il Gala ha già il pass per la Fase a Gironi della Champions, il Fenerbahce di José Mourinho deve sudarselo dal terzo turno preliminare, e il Besiktas è in Europa League. Dettagli che contano, perché la Turchia è la comoda via di mezzo: guadagni da capogiro senza finire in un deserto calcistico.
Per le altre squadre turche, però, restano solo le briciole: acquisti come Eldor Shomurodov all’Istanbul Basaksehir o Paul Onuachu al Trabzonspor. Ma le big three, grazie a ricavi e sponsorizzazioni in crescita, stanno diventando una vera minaccia per le stelle del calcio mondiale. Stiamo assistendo all’era d’oro del calciomercato turco, dove il mix di quattrini e ambizioni manda in fumo i piani delle potenze europee.