De Bruyne al Napoli: Un Affare per Vecchi Gladiatori o Solo Fumo? #Calcio #SerieA #Napoli #DeBruyne
In un’analisi schietta sul mercato del calcio, si discute del recente interesse del Napoli per Kevin De Bruyne, un calciatore che, nonostante l’età, conserva un certo appeal. Le opinioni espresse mettono in luce come le grandi squadre evitino sistematicamente i giocatori over 30, anche se ancora capaci, preferendo evitare rischi che potrebbero costare trofei.
“De Bruyne sicuramente non è più quello di un paio di anni fa, ma resta di livello. Nelle ultime stagioni, il belga ha giocato per due terzi del campionato, e devi tenerne conto. Le squadre d’elite non prendono gli ultratrentenni: non lo fanno più, a prescindere se il calciatore di questione sia o meno di valore.”
Questa prospettiva critica evidenzia come il calcio moderno privilegi la gioventù, con rare eccezioni che rompono la regola. Si fa riferimento a casi isolati che dimostrano la riluttanza delle top squadre a scommettere su veterani.
“Fatico a trovare esempi simili, forse solo il Barcellona ha fatto un’eccezione, quando ha preso Lewandowski. Le squadre migliori non prendono chi possa giocare soltanto due terzi di stagione. Il Napoli non ha fregato nessuna concorrenza d’elite: De Bruyne non lo volevano il Barcellona o il Bayern, ma i turchi. Per il nostro calcio, è relativo… Freghi la concorrenza quando batti le big europee su obiettivi comuni. L’Inter ha disputato due Finali di Champions facendo mercato con gli svincolati. De Bruyne al Napoli ci sta bene, perché agli azzurri mancava un giocatore di peso internazionale per le sue qualità.”
Alla fine, nonostante le critiche al sistema, l’acquisizione di De Bruyne appare come un passo logico per il Napoli, riempiendo un vuoto in termini di esperienza internazionale, anche se nel contesto del calcio italiano potrebbe essere vista più come una mossa pragmatica che rivoluzionaria.