Politano: Dalla Gavetta Alla Stella, Un’Evoluzione Da Far Invidiare I Più! #Politano #Calcio #RinascitaCalciatori #GavettaServe
Pasquale Marino non le manda a dire e, in una chiacchierata radiofonica, ha dipinto Matteo Politano come un tipo che ha fatto un salto da provinciale a campione vero, senza tanti fronzoli. Quel Politano dei tempi del Pescara? Roba da non riconoscerlo, sempre per il verso giusto. L’allenatore non si è risparmiato nel raccontare come le cose siano cambiate, evidenziando come la gavetta abbia forgiato giocatori come lui.
“Quanto è cresciuto Politano dai tempi del Pescara? È irriconoscibile, in positivo. Quando sono arrivato al Pescara, ho chiesto uno degli esterni più quotati dell’epoca, ovvero Aniello Cutolo che giocava nel Padova. Poi c’è stata la possibilità di prendere anche in prestito Politano dal Perugia, dove aveva fatto un buon campionato. Dopo qualche giornata Matteo ha iniziato a giocare e già nel girone d’andata aveva fatto qualcosa come 7-8 goal quindi ho dovuto lasciare in panchina un giocatore da me richiesto e tra i più pagati in rosa”.
Marino non si ferma qui, elogiando Politano con un tocco di realismo brutale, sottolineando quanto la personalità conti nel calcio di oggi.
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“In quella stagione ho capito che Politano aveva già grande personalità e mi aspettavo che facesse una bellissima carriera, devo ammettere non pensavo a questi livelli, ma negli ultimi anni si è superato. È un giocatore completo, in alcune partite ha fatto il quinto lo scorso anno e ha la forza di arrivare in zona goal in maniera lucida, riesce sempre a saltare l’uomo, è un giocatore straordinario. Anche con la Nazionale ha fatto un gol bellissimo, sembrava una “veloce di pallavolo”, scarico e tiro al volo in un attimo. E aggiungo, è sempre stato un professionista esemplare, che si cura, che fa prevenzione perciò resta sempre a certi livelli. Politano, Di Lorenzo, Lucca hanno fatto la gavetta, che serve a migliorare il carattere perché nelle categorie inferiori ci sono campi duri e difficili che ti preparano alla serie A”.
Insomma, la storia di Politano è un reminder per tutti quei talenti che sudano nelle leghe minori: la vera stoffa emerge quando meno te l’aspetti, forgiata da terreni infami e partite toste, rendendo questi giocatori non solo abili, ma anche duri come chiodi nel mondo del calcio che conta.