Analisi tagliente di De Bruyne e il calcio italiano: il talento soffocato dalle tattiche difensive! #DeBruyne #ChampionsLeague #SerieA #CalcioItaliano
Nel pieno di “Cronache di Spogliatoio”, il giornalista Giuseppe Pastore ha offerto una critica diretta e senza peli sulla lingua sul gioco di Kevin De Bruyne, evidenziando come il calcio europeo valorizzi i talenti mentre quello italiano li frustri con tattiche grezze e difensive. Pastore non ha risparmiato commenti acidi sulle differenze abissali tra i due contesti, dipingendo l’Italia come un campo minato per i giocatori creativi.
“Non avevo dubbi sulla grande partita di De Bruyne, la Champions è il suo giardino e in Europa gli avversari non si mettono in 10 nella loro metà campo. L’Italia è difficile per questo, frustra il talento rompere solo il gioco altrui, Napoli-Genoa sarà un altro sport. De Bruyne è un giocatore da spazi, parte in accelerazione dopo i primi due tocchi.”
Pastore prosegue con un’analisi spietata, focalizzandosi sulle sfide che i geni come De Bruyne affrontano in Italia, dove le difese rovinano il bello del gioco con falli tattici e barricate.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Haaland incorona Hojlund via De Bruyne: “Ha fame di gol, sfamalo!”
Garbo liquida McTominay come falso problema: “Deve solo sincronizzarsi con De Bruyne”
Fabbroni: Conte ostinato col 4-1-4-1 per dominare, poi vira al 4-3-3 per colpire forte
Gutierrez: “Amo il gioco offensivo e… entrare in campo” – Confessioni sul campo da gioco
“L’azione del primo gol è proprio tipica di De Bruyne, è questo il giocatore che ha preso, ma in Italia non te lo fanno fare, sugli angoli sono attenti o ti stendono subito spendendo il fallo. Bellissima anche la palla sul secondo gol, la qualità tecnica di De Bruyne non si discute, punto e basta. Il Napoli però nonostante questo ha faticato, sta ancora trovando la quadra e serviranno ancora un po’ di lavori in corso ed il Genoa sa fare queste gare di barricate anziché quelle dove deve impostare gioco.”
In sintesi, Pastore ritrae un panorama calcistico italiano dove il talento di livello mondiale come De Bruyne deve scontrarsi con un approccio conservatore e frustrante, lasciando intendere che per vincere serva più che tecnica: una buona dose di cinismo e adattamento a un gioco che spesso premia la difesa sulla creatività.