Giuseppe Pastore stronca le scelte di Conte su De Bruyne: “Non l’avrei tolto!” #Calcio #PremierLeague #Tattica
In una recente analisi sportiva, il giornalista ha espresso critiche dirette alle decisioni tattiche di un allenatore, focalizzandosi sull’impiego di Kevin De Bruyne. Senza peli sulla lingua, ha sottolineato come rimuoverlo dal campo possa essere un errore, considerando il suo potenziale impatto.
“Io non l’avrei tolto, è uno che comunque con un tiro da fuori in quella fase, o un angolo o una punizione, può farti pareggiare. Da un lato Conte è felice di averlo, ma forse sospetta che non può non giocare e vada a macchiare un po’ un sistema che era perfetto per esaltare anche l’mvp McTominay.”
Nel prosieguo del discorso, il giornalista ha descritto De Bruyne come un giocatore non allineato allo stile aggressivo preferito dall’allenatore, etichettandolo come un elemento più raffinato e meno adatto al pressing feroce.
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“Non è giocatore contiano, è uno elegante, a ritmo rallentato, non è mai stato un gladiatore e Conte ha questo approccio invece ai suoi giocatori. Corre, fa pressing, ma non ha l’intensità di quelli che piacciono a lui. Infatti lo toglie a Manchester perché non puoi contare su di lui in quel senso, non è Politano ad esempio. Ora vediamo una gara aperta come Napoli-Sporting che può essere più nelle sue corde. Non ho capito comunque le scelte di Conte, anche tenere i centrali lì dietro, non togliere McTominay sui palloni che piovevano in area”.
Questa critica evidenzia come le strategie in campo possano non sempre valorizzare i talenti individuali, lasciando spazio a dibattiti su cosa davvero definisca un “giocatore ideale” in un contesto competitivo.