Quando il calcio diventa teatro: tra scongiuri e speranze di un Napoli che sogna in grande #CalcioNapoli #Scongiuri #SerieA
Il Napoli è ormai un mix di tensione e attesa, con i tifosi più scaramantici pronti a fare gli scongiuri a ogni occasione. Il noto giornalista napoletano non ha esitato a sottolineare come "ora non ci resta che incrociare le dita ed abbandonarci ad ogni specie di scongiuri", sintetizzando in una frase tutto il pensiero comune degli appassionati partenopei.
Il clima all’interno del club e della piazza è quello tipico di chi sente il peso della responsabilità, di chi sa che il traguardo è a portata di mano ma che basterebbe un nulla per far sfumare tutto. I tifosi, vere sentinelle del calcio, sono più agguerriti che mai, pronti a ogni piccolo rito, badando più a gesti scaramantici da strada che alle strategie di campo.
Eppure, il calcio è anche questo: una bolla a volte fuori dal reale, dove la ragione cede il posto al superstizioso, dove le prestazioni in campo sembrano essere influenzate da fattori impalpabili. La speranza di vedere la propria squadra trionfare spinge a cercare conforto in qualsiasi pratica, anche la più assurda.
Negli spogliatoi e nei cuori dei tifosi, dunque, domina quel sano terrore di cadere proprio sul più bello, come spesso accade nella lunga storia del calcio italiano. Ma se incrociare le dita può sembrare un gesto banale, a Napoli è diventato manna celeste per sopravvivere all’ansia, al dramma e, perché no, per alimentare quel sogno di gloria che sembra a portata di mano.