Napoli pronto per la sfida Champions contro il City: analisi spigolosa su Champions e calendari folli #ChampionsLeague #Napoli #ManchesterCity #Calcio
Il Napoli si sta proiettando verso l’esordio in Champions League contro il Manchester City, e dal mondo del giornalismo sportivo emergono riflessioni taglienti su come gestire le competizioni. Senza giri di parole, si discute di come le squadre italiane spesso arrancano sotto pressione, specialmente quando il calendario si infittisce come un ingorgo romano.
In particolare, si evidenzia il paragone con esperienze passate: “La migliore Champions di Conte è proprio la prima con la Juve, iniziata proprio in Inghilterra contro il Chelsea con un 2-2, domina il campionato col Napoli che tiene solo fino a febbraio, ed arriva ai quarti perdendo col Bayern che vincerà la Coppa. Trevisani affila le armi: “Milinkovic e Lang non servono, con 50 milioni prendi Lookman e fai sul serio”
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Inoltre, l’analisi si spinge su come le squadre debbano bilanciare gli sforzi: “Lì fa un grande girone, elimina il Chelsea campione uscente, ma non fa molti sforzi in Serie A. Qui il Napoli ha un gap, ma avrà 8 partite di Champions più almeno altre due (gli spareggi o direttamente gli ottavi, ndr), oltre Coppa Italia e Supercoppa e l’anno scorso ne fece solo 38-40. Hojlund? E’ davvero spaventoso lo United. Negli spazi fa le fiamme, ma andiamoci cauti”.
In sintesi, il Napoli deve navigare tra ambizioni europee e realtà domestiche, con un calendario che potrebbe stendere anche i più coriacei, ma senza farsi illusioni su chi ha il coltello dalla parte del manico in Europa.