Quando il calcio si fa politico: fidarsi di un presidente può essere un’arma a doppio taglio #Calcio #Napoli #DeLaurentiis #SerieA
Il fermento intorno al Napoli non si placa, e questa volta a far discutere è un’analisi che mette in luce un dettaglio politico fuori dal campo che ha cambiato le carte in tavola. "Conte si è fidato di De Laurentiis e questa è la base che ha determinato la svolta", ha sottolineato il noto giornalista in passato firma de La Gazzetta dello Sport, facendo capire bene quanto l’aspetto umano e la fiducia possano incidere più di tattiche e schemi.
Dietro ogni grande progetto c’è sempre una mossa politica che guarda oltre il rettangolo verde. Il rapporto tra allenatore e presidente stavolta è stato il vero segreto della rinascita di una squadra bocciata dai pronostici. La fiducia concessa, spesso vista come una debolezza o un azzardo, è invece diventata il carburante di un ritorno eccellente.
In un mondo dove il calcio è spesso sinonimo di cinismo, questa svolta racconta di come il gioco delle alleanze possa ribaltare gli scenari anche nelle trame più complesse. Dimenticate per un attimo schemi e moduli: se non si riesce a gestire l’umano, il resto è aria fritta. Il calcio non è solo palla, ma anche pelle, e chi gioca con questo ingrediente ci guadagna sempre.
Il Napoli ne è un esempio palese, così come la figura del presidente che, al di là di tutte le polemiche e le prese di posizione discutibili, dimostra che il management può fare la differenza. Il resto è tattica, ma senza quella “base” solida, non si va da nessuna parte.