giovedì, Luglio 24, 2025

Pato elogia ADL come “fortissimo” post-scudetto: ma gli investimenti sono solo un bluff?

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La notizia in breve

  • Alexandre Pato ricorda i successi passati al Milan con Allegri, sottolineando che il calcio moderno non è solo rose e fiori, e spera in risultati futuri.
  • Pato elogia Ancelotti e Conte, evidenziando l'importanza della leadership e dell'ambizione per il successo, e critica chi non riesce a ottenere risultati.

Pato riecheggia i successi del passato e sparge elogi irriverenti agli allenatori vincenti

Alexandre Pato, ex bomber del Milan, non si trattiene nel ricordare i tempi d’oro del calcio italiano, con un tocco di cinismo che fa storcere il naso ai politically correct. In una chiacchierata con La Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante brasiliano guarda indietro ai trionfi con Massimiliano Allegri, smontando senza filtri l’idea che il calcio moderno sia tutto rose e fiori.

“Vedere Allegri su questa panchina mi fa tornare in mente bei ricordi, quelli dello scudetto vinto insieme. Avevamo una squadra di campioni come Ibrahimovic, Thiago Silva, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Nesta e tutti gli altri. Eravamo un gruppo eccezionale e abbiamo riportato il Milan in alto. Ora spero che ci riescano questi giocatori. Il primo obiettivo deve essere la qualificazione alla Champions, poi… si vedrà. Allegri è una garanzia: di allenatori bravi come lui in circolazione ce ne sono pochi. E’ uguale a 15 anni e sa ancora farsi amare dal gruppo.”

Passando a un altro guru del pallone, Pato non esita a lodare Carlo Ancelotti con un’ironia che sa di affetto misto a scherno, paragonandolo a una leggenda intoccabile. Il brasiliano, sempre diretto, sottolinea come Ancelotti rappresenti una sicurezza quasi fastidiosa per i critici, qualcuno che vince e basta.

“Come Ancelotti che adesso guida la Seleçao.
“Per noi brasiliani è un onore avere un allenatore così vincente. Carlo resterà sempre una persona speciale per me perché mi ha portato al Milan e mi ha fatto crescere. I giocatori lo seguiranno e si toglieranno delle soddisfazioni, ma farà bene anche suo figlio Davide alla guida del Botafogo. Essere sulla panchina del Brasile comporta grandi pressioni, ma se c’è una persona che può sopportarle e ottenere dei risultati, quella è Ancelotti. Può vincere il Mondiale”.”

E non finisce qui: Pato si spinge a commentare gli allenatori che macinano vittorie, come Antonio Conte, con un tono che quasi provoca i perdenti del campionato. Senza peli sulla lingua, elogia il mix di ambizione e realismo che rende certe squadre dominanti, mentre gli altri arrancano.

“Continuiamo con gli allenatori che ottengono risultati: impressionato da Conte che ha vinto primo anno al Napoli e adesso punta al bis?
“Il Napoli sta facendo bene perché ha un presidente fortissimo e un allenatore altrettanto forte. La scorsa stagione è stata fantastica e ha festeggiato il tricolore, ma continua a investire perché l’Inter vorrà riscattarsi. Il Milan è reduce da un’annata difficile e ora ha voltato pagina: con Allegri spero di rivederlo in alto”.”

In un mondo del calcio dove le chiacchiere abbondano e i risultati scarseggiano, Pato non lascia spazio a illusioni: questi allenatori, con il loro mix di esperienza e spavalderia, continuano a dettare legge, dimostrando che il talento non si improvvisa, ma si affina con un po’ di sana irriverenza.

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