Sergio Pellissier elogia Hojlund e il calcio italiano, con frecciatine al resto d’Europa #Calcio #ChampionsLeague #Hojlund
Sergio Pellissier, l’ex capitano del Chievo Verona che non le manda certo a dire, ha rilasciato un’intervista a Radio Marte senza peli sulla lingua. Lì, ha parlato della prestazione di un giovane attaccante, lodando le sue abilità in modo schietto e realistico, come solo un vecchio marpione del calcio sa fare.
“La doppietta di Hojlund contro lo Sporting Lisbona è stata importante, ha segnato due reti da vero centravanti. Probabilmente il più difficile è il primo, perché in corsa battere il portiere in uscita non è facile. Devi essere capace e freddo, valutando le mosse del portiere. La capacità della punta è quella di valutare il modo giusto per provare a superare l’estremo difensore.”
Pellissier non si è fermato qui, dando ragione a un allenatore famoso per le sue idee forti, e spiegando come certi talenti possano fiorire con il tempo, soprattutto se messi nelle condizioni giuste. È un discorso diretto, che sottolinea come nel calcio di oggi, i veri bomber siano merce rara, specialmente in Italia dove si pretende che facciano di tutto.
“Conte dice che Hojlund sarà un crack? Ha ragione. Un attaccante che con gli insegnanti giusti e con le qualità che ha il danese, può migliorare tantissimo. Questo perché l’esperienza aiuta, la capacità di capire dove migliorare e dove sei più utile alla squadra ti fa crescere.
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Nella chiacchierata, Pellissier ha anche espresso le sue preferenze personali sul gioco, criticando in modo sottile chi insiste con certi stili superati, e difendendo il campionato italiano come uno dei più tattici al mondo. Secondo lui, le squadre italiane stanno dimostrando sul campo internazionale che, anche senza i soliti fenomeni, sanno adattarsi e dominare quando serve.
“Sono un risultatista, a me non piace giocare sempre palla da dietro, se posso giocare provo a dominare, altrimenti mi adeguo. Per questo il Napoli di Conte sta facendo bene ed anche le altre italiane in Champions stanno facendo bene sinora. Il nostro campionato resta difficile, tatticamente il più evoluto anche se i grandi campioni non vengono più in serie A. In ogni caso a livello internazionale è sempre difficile battere le nostre squadre.”
In sintesi, Pellissier offre una visione cruda e pratica del calcio, ricordandoci che nel mondo del pallone, i risultati contano più di belle parole, e che l’Italia resta un passo avanti tatticamente, nonostante le lamentele sul calo di stelle.