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Pepe: “Dopo il 3-0 alla Lazio, Conte era furibondo e quasi mi sbrana con la mia battuta”

Simone Pepe e il lato feroce di Conte: un allenatore che non perdona nemmeno le vittorie! #Calcio #IntervistaAControvers #JuventusDrama

Simone Pepe, ex giocatore della Juventus, ha condiviso in un’intervista dettagli succosi sul temperamento di Antonio Conte, dipingendolo come un tipo che non sa godersi nemmeno una vittoria schiacciante. In un aneddoto che fa capire quanto possa essere spietato, Pepe racconta: “Racconto un aneddoto che magari rende l’idea. Juve-Lazio, vinciamo 3-0, Conte arriva in riunione arrabbiato nero, eppure tutti noi ci aspettavamo ci dicesse “Siete stati bravi”. Niente, inizia a farci vedere quello che avevamo sbagliato. A quel punto, io, che ero quello simpatico del gruppo, mi giro e gli dico “Mister, ma noi eravamo i bianconeri eh”. Non ho manco finito la frase e a momenti mi mangia. Perché per lui non esistono altri modi di vivere anche le vittorie”. Insomma, un vero rompiscatole che rovina la festa anche quando vinci.

Passando alle sconfitte, Pepe non le manda a dire e paragona Conte a un altro big del pallone, mettendoli a confronto con un tocco di ironia tagliente. Secondo lui, Conte rende le perdite ancora più amare rispetto ad altri: “Conte te la fa vivere un po’ peggio di Allegri che invece vede sempre il bicchiere mezzo piena Antonio vuole vedere subito come hai sbagliato, Max inizialmente è più tranquillo.

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Che poi fuori dal campo Conte è davvero simpaticissimo eh”. È come se Conte fosse il sergente istruttore che ti sgrida pure dopo una birra, mentre Allegri si limita a scrollare le spalle – un bel contrasto che fa ridere, ma anche riflettere su come questi tipi gestiscano lo stress.

Infine, Pepe si sbottona su come vedrebbe se stesso in squadre attuali, tenendo conto delle tattiche dei vari allenatori. Lui pensa che: “Ovviamente parliamo di posizioni, perché le qualità dei singoli sono una cosa a parte. Nel Napoli di Conte giocherei al posto di Politano che è più codificato. Mentre nel Milan di Allegri giocherei nel ruolo di Pulisic: parte esterno ma tende ad accentrarsi. Allegri lascia più libertà mentre con Conte devi avere la tua posizione e sei libero solo negli ultimi metri”. Questo mostra come il calcio di Conte sia rigido come un’armata, contro lo stile più rilassato di Allegri – un mondo dove la disciplina vince, ma magari toglie un po’ di divertimento. Insomma, Pepe ci fa intravedere il lato crudo del mestiere, dove i vincenti sono quelli che non abbassano la guardia, nemmeno per un secondo.

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13 Ottobre 2025 - 20:56 — Ultima alle 20:56
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