Potremmo quasi definirlo sport nazionale.
Ha dell’incredibile quello che sta accadendo da qualche giorno a Torino, in modo particolare da quando tutti si sono accorti delle difficoltà ‘di Thiago Motta che ha pagato poi con l’esonero ufficializzato nella giornata di ieri con l’arrivo di Tudor al suo posto fino a giugno.’ Da ‘Torino tutti, opinionisti, giornalisti, ex addetti ai lavori, parlano del futuro della panchina bianconera facendo un solo nome: Antonio Conte.’
La notizia del cambio in panchina ha suscitato reazioni forti e diffuse in tutto l’ambiente calcistico torinese. ‘Antonio Conte’, che rappresenta una vera e propria istituzione per il club bianconero, è al centro delle speculazioni. Il club, noto per le sue grandi ambizioni, sembra voler puntare su un nome di spessore per il proprio futuro.
La mossa di portare Tudor fino a giugno potrebbe essere vista come un tentativo di preparare il terreno per il ‘ritorno di Conte’, noto per aver guidato il club a grandi successi in passato. L’ex allenatore, con la sua indiscutibile esperienza e il legame affettivo con la squadra, sarebbe considerato l’uomo giusto per riportare la squadra ai vertici del calcio nazionale e internazionale.
Perché un anno fa nessuno citava Conte e ora lo vogliono tutti alla Juve?
Potremmo quasi definirlo sport nazionale. Ha dell’incredibile quello che sta accadendo da qualche giorno a Torino, in modo particolare da quando tutti si sono accorti delle difficoltà di Thiago Motta che ha pagato poi con l’esonero ufficializzato nella giornata di ieri con l’arrivo di Tudor al suo posto fino a giugno. Da Torino tutti, opinionisti, giornalisti, ex addetti ai lavori, parlano del futuro della panchina bianconera facendo un solo nome: Antonio Conte.
Ovvero la bandiera bianconera da calciatore e poi anche da allenatore, il tecnico dal quale il club è…
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