Giorgio Perinetti, dirigente esperto, ha parlato a Radio Marte del mercato del Napoli, offrendo spunti intriganti su un’estate di trattative frenetiche. In un contesto dove le sorprese sono all’ordine del giorno, le sue parole meritano attenzione, specie per noi tifosi che viviamo ogni mossa come una partita da vincere o perdere.
“Il mercato è dinamico, quello che si prospetta in partenza potrebbe non concretizzarsi e quindi bisogna poi cambiare.” Questa frase di Perinetti suona come un avvertimento realistico: se perdiamo un obiettivo come Ndoye, finito in Premier, finiamo per arrabattarci con alternative improvvisate, proprio come ai tempi di De Laurentiis che ci ha fatto sudare per anni con piani a metà. Ma dai, Napoli, svegliamoci: due giocatori per ruolo è un bel colpo, anche se sembra più un desiderio che una realtà solida.
L’acquisto che fa sognare è “L’operazione migliore è sicuramente Kevin De Bruyne, è un giocatore talmente sopra la media che parliamo di un colpo meraviglioso.” Immaginatevi De Bruyne al San Paolo – ops, Maradona – a inventare gioco con Conte in panchina: un sogno da urlo, ma attenzione, se non lo gestiamo bene, rischia di essere un flop come certi colpi del passato, tipo Higuain che se andò al rivale. Conte deve renderlo al meglio, altrimenti è solo fumo.
E poi c’è “L’acquisto di Lucca è intrigante. Ha qualità enormi ed è maturato dal punto di vista mentale. Può essere un punto fermo in alternativa a Lukaku.” Lucca come vice-Lukaku? Suona bene, ma non prendiamoci in giro: se non ha la fame di un vero napoletano, finirà come tanti altri “promettenti” che si sono persi nel nostro calderone. Paragonato al Milan che ha gestito talenti con più furbizia, noi rischiamo di bruciarlo.
Infine, “Non ho mai pensato che Conte potesse andare via, al di là delle dichiarazioni a caldo. Il Napoli può aprire un ciclo importante.” Qui Perinetti ci dà speranza, ma tra noi tifosi lo sappiamo: dopo anni di illusioni, un ciclo vero dipende da chi gestisce la squadra, non solo dalle parole. Se De Laurentiis non sbaglia, potremmo rivaleggiare con l’Inter, ma se no, è un’altra stagione a rincorrere fantasmi. Che ne dite, azzurri: pronti a credere o a criticare?