lunedì, Dicembre 1, 2025

Da non perdere

La profezia di Er Faina: “Napoli addio scudetto, ecco cosa li aspetta in Champions”

#ForzaNapoliETuttoCuore: Damiano Er Faina ci fa sognare con la...

De Laurentiis al bimbo: “Teniamo quel fenomeno De Bruyne?” – Il presidente non si tira indietro!

#ADL e il piccolo cuore azzurro: Ironia, passione e...

De Laurentiis: “Le retrocessioni rovinano tutto”, e via con le stilettate ai telecronisti di DAZN!

De Laurentiis tuona al Gran Galà: "Basta con questo...

Roma e il loro misero coro sul Vesuvio: un’altra bassezza da chi non ha idee migliori!

I soliti cori ignobili dei romanisti: un affronto alla...
PUBBLICITA

Pisa protesta: Arbitraggi sbilanciati per Napoli e Fiorentina, il club non ci sta

Il Pisa non ci sta sugli arbitraggi: un altro pasticcio col tocco di mano! #ArbitraggioFallato #SerieA #PisaSC

Il Pisa Sporting Club è di nuovo al centro di polemiche arbitrali dopo l’ultimo turno di Serie A, lamentando un’interpretazione discutibile dei tocchi di mano in area. “Durante l’ultima giornata del campionato di Serie A il Pisa Sporting Club si è trovato, suo malgrado, ancora protagonista (7 giorni dopo l’episodio di Napoli-Pisa) di un nuovo capitolo della “giurisprudenza” arbitrale per quanto riguarda l’interpretazione dei tocchi di mano-braccia nell’aria di rigore”. Il club fa riferimento a episodi recenti, inclusi quelli al Maradona, con un tono che puzza di frustrazione per decisioni che sembrano più casuali che coerenti.

Come ogni martedì, nel programma “Open Var”, il Pisa ha ascoltato le spiegazioni di Gianluca Rocchi, designatore della Can di Serie A e B. “Come ogni martedì, a “Open Var”, abbiamo ascoltato con grande attenzione le spiegazioni regolamentari di Gianluca Rocchi, il designatore della Can di Serie A e B. Il Pisa SC prende atto delle delucidazioni fornite e ritiene che queste, provenendo da un Organo Ufficiale e rappresentando dimostrazione di apertura al dialogo e alla trasparenza, vadano accettate e rispettate, in linea con lo stile del nostro Club.” Ma andiamo, è solo facciata: dietro c’è un sacco di scetticismo.

Nonostante l’apparente rispetto, il Pisa non le manda a dire e si schiera apertamente contro certe valutazioni. “Nonostante ciò, pur avendo ascoltato con grande attenzione le argomentazioni, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ci troviamo in evidente disaccordo. Nel caso specifico, l’interpretazione dell’episodio che ha visto protagonista Marin Pongracic, difensore della Fiorentina, risulta contraria rispetto a quanto accaduto, ad esempio, in Spagna-Germania a Euro 2024: il braccio di Marc Cucurella – allora non sanzionato col rigore dalla squadra arbitrale di Anthony Taylor – venne poi definito, dagli organi preposti, “sempre punibile”.” Insomma, gli arbitri giocano a due pesi e due misure, e fa innervosire pure chi guarda da casa.

Nel tempo, è stato ribadito che “le braccia che aumentano il volume del corpo portano sempre a una sanzione”. Per questo, i giocatori, Pisa incluso, finiscono a difendere con le braccia incollate alla schiena, come successo a Mehdi Leris nel primo tempo contro la Fiorentina. “Non a caso, nel corso degli anni, durante le riunioni informative con gli arbitri, è stato infatti sottolineato che “le braccia che aumentano il volume del corpo portano sempre a una sanzione”. Per questo motivo, negli ultimi tempi, tanti calciatori, inclusi quelli del Pisa, si sono trovati a difendere con le braccia dietro la schiena, com’è successo per esempio a Mehdi Leris durante il primo tempo contro la Fiorentina.” È una regola che sembra scritta col gesso, facile da cancellare.

Il Pisa, però, non è solo critiche: è pronto a voltare pagina. “Ciò detto, il Pisa Sporting Club è da sempre aperto al cambiamento, all’innovazione e alle modifiche regolamentari e interpretative.” Se questa è la nuova linea per i tocchi di mano, tanto vale accettarla per non impazzire tutti.

In conclusione, il club spera che questa “innovazione” aiuti a uniformare le decisioni e ad aiutare i difensori, ma non vuole più essere il coniglio da laboratorio per testare le regole. “Se la valutazione del tocco col braccio in area di Pongracic costituisce una nuova linea interpretativa, la accettiamo, auspicando che possa essere d’aiuto per il presente e il futuro del campionato e possa contribuire ad uniformare il giudizio e ad agevolare i calciatori nella gestione degli interventi difensivi. Augurandoci, però, di non essere nuovamente coinvolti, fra qualche mese, in episodi “modello” che servano a chiarire nuove linee interpretative o rappresentino una innovativa “giurisprudenza” arbitrale”. Insomma, che gli arbitri facciano il loro lavoro senza far impazzire le squadre.