L’avvocato del Napoli per il caso plusvalenze, Mattia Grassani, è intervenuto oggi nell’udienza alla FIGC sulle accuse mosse al club azzurro nell’ambito dell’inchiesta che ha visto 11 società coinvolte.
Il legale in particolare si è soffermato sull’operazione che ha portato Victor Osimhen a Napoli: “Tutti sanno che non è stato affatto sopravvalutato – ha detto -. Il suo valore infatti è addirittura incrementato dopo neanche due stagioni. Ho spiegato le ragioni tecniche alla base dell’operazione, chiarendone la genuinità e ricordando la solidità economica del Napoli, da sempre esempio virtuoso nel settore calcistico e che non ha certo bisogno di escamotages per far quadrare i bilanci”.
“Confido che il Tribunale Federale, come di consueto, giudichi con equilibrio e ragionevolezza e riconosca l’estraneità del club di Aurelio De Laurentiis da un vicenda lontana anni luce dalla visione imprenditoriale e dalla storia del presidente”, prosegue l’avvocato Grassani.
Sulle valutazioni della Figc che riguardano il valore dei calciatori, il legale ha aggiunto: “La Procura Federale ha strutturato un metodo senza validazione di organismi sportivi o statuale, basato su criteri quali età, presenze, retribuzione poi confrontati con il portale Transfermarkt. La totalità delle parti ha eccepito l’insussistenza di un metodo convenzionale per la valutazione del diritto alla prestazioni sportive dei calciatori. Del resto, se esistesse un ‘tariffario’ o un ‘listino prezzi’ non avrebbe più senso il calciomercato”.