L’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, ha preso parte all’udienza presso la FIGC in merito alle accuse sulle plusvalenze relative al trasferimento di Victor Osimhen al club azzurro, coinvolto insieme ad altre 10 società. L’avvocato si è soffermato sull’operazione, difendendo la correttezza e la solidità economica del Napoli. Ha sottolineato che Osimhen non è stato sopravvalutato e che addirittura vale già il doppio del suo trasferimento in meno di due stagioni.
Grassani ha espresso fiducia nel fatto che il Tribunale Federale giudicherà in modo equilibrato e ragionevole, riconoscendo l’estraneità del club alle vicende contestate. Ha inoltre criticato il metodo utilizzato dalla Procura Federale per valutare il valore dei calciatori, definendolo non convenzionale e non validato da organismi sportivi o statali. Ha sottolineato che se esistesse un “tariffario” per i calciatori, il calciomercato non avrebbe più senso.
L’avvocato ha difeso la trasparenza del Napoli e la sua solidità economica nel settore calcistico, ribadendo la lontananza del club dalla vicenda contestata. Il suo intervento si è concentrato su spiegare le ragioni tecniche dell’operazione e difendere l’operato del club azzurro.
Sulla valutazione dei calciatori da parte della Figc, Grassani ha sollevato dubbi sul metodo utilizzato, criticandone l’assenza di validazione da parte di enti sportivi o statali. Ha inoltre sottolineato che un “listino prezzi” standardizzato andrebbe contro il concetto stesso di calciomercato.
In conclusione, l’avvocato Grassani ha preso posizione a difesa del Napoli, sottolineando la correttezza dell’operato del club e sollevando dubbi sul metodo di valutazione adottato dalla Figc.
