#SerieA all’avanguardia: RefCam e partite in fuga dall’Italia? Preparatevi a vedere il calcio da una prospettiva imbarazzante, con innovazioni che gli altri copiano senza vergogna. #CalcioItaliano #SportNews
Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Calcio Serie A, ha parlato chiaro durante la conferenza stampa per il Festival dello Sport a Trento, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, e non ha risparmiato un tocco di scherno per i tifosi sempre pronti a urlare contro gli arbitri. “Credo che per tutti noi tifosi vedere la stessa visuale dell’arbitro possa essere importante. Siamo tutti bravi a criticarlo, forse vedendo l’azione dal suo punto di vista lo si capisce meglio. Noi siamo un laboratorio di idee, che poi spesso ci copiano: siamo stati i primi a introdurre goal line technology, Var, fuorigioco semiautomatico. Oggi siamo i primi anche su questa novità”. Insomma, se i criticoni da divano potessero sbirciare negli occhi dell’arbitro, magari la smetterebbero di fare i fenomeni.
Passando alle grane logistiche, Simonelli non ha nascosto l’irritazione per il calendario caotico, specialmente con San Siro fuori uso per le Olimpiadi, e ha affrontato la possibilità di mandare la partita Milan-Como dall’altra parte del mondo. “Oggi c’è una riunione UEFA, non so se la decisione arriverà oggi. Ho fatto presente che per noi è un’esigenza, più che un capriccio, considerando l’indisponibilità di San Siro per le Olimpiadi. Trevisani affila le armi: “Milinkovic e Lang non servono, con 50 milioni prendi Lookman e fai sul serio”
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Infine, Simonelli ha toccato il tasto della Nazionale italiana, elogiando il lavoro di Gattuso con un po’ di realismo tagliente sui risultati altalenanti. “Intanto faccio i complimenti a Gattuso per queste due vittorie, ci hanno portato entusiasmo anche se con Israele abbiamo sofferto. Io avevo incontrato Gattuso e gli azzurri mercoledì a Coverciano, avevo visto un clima positivo. Li ho visti belli motivati e i risultati si sono visti in campo. Noi come Serie A cerchiamo di avere il campionato più competitivo possibile, in questo credo che l’Italia sia sempre stata un esempio di come non ci si rilassi perché non si arriva mai con i verdetti già decisi a dieci giornate dalla fine. Poi ci auguriamo di produrre sempre nuovi campioni come fatto in passato”. La Serie A continua a puntare su un campionato tosto, dove nessuno si rilassa fino all’ultimo minuto, sperando di sfornare talenti che tengano l’Italia in alto – perché, diciamocelo, senza questi, saremmo solo una nazione di sfegatati con il fiato corto.