#SerieA all’avanguardia: RefCam e partite in fuga dall’Italia? Preparatevi a vedere il calcio da una prospettiva imbarazzante, con innovazioni che gli altri copiano senza vergogna. #CalcioItaliano #SportNews
Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Calcio Serie A, ha parlato chiaro durante la conferenza stampa per il Festival dello Sport a Trento, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, e non ha risparmiato un tocco di scherno per i tifosi sempre pronti a urlare contro gli arbitri. “Credo che per tutti noi tifosi vedere la stessa visuale dell’arbitro possa essere importante. Siamo tutti bravi a criticarlo, forse vedendo l’azione dal suo punto di vista lo si capisce meglio. Noi siamo un laboratorio di idee, che poi spesso ci copiano: siamo stati i primi a introdurre goal line technology, Var, fuorigioco semiautomatico. Oggi siamo i primi anche su questa novità”. Insomma, se i criticoni da divano potessero sbirciare negli occhi dell’arbitro, magari la smetterebbero di fare i fenomeni.
Passando alle grane logistiche, Simonelli non ha nascosto l’irritazione per il calendario caotico, specialmente con San Siro fuori uso per le Olimpiadi, e ha affrontato la possibilità di mandare la partita Milan-Como dall’altra parte del mondo. “Oggi c’è una riunione UEFA, non so se la decisione arriverà oggi. Ho fatto presente che per noi è un’esigenza, più che un capriccio, considerando l’indisponibilità di San Siro per le Olimpiadi. Il calendario è intasato e non abbiamo alternative vicine Milano di stadi con la capienza di San Siro. Di fronte a questa necessità, avendo ricevuto una proposta dall’Australia, abbiamo chiesto la possibilità. Aspetto la risposta della UEFA, sono fiducioso come sempre”. Chiedere di giocare in Australia suona come una mossa disperata, ma chi siamo per giudicare quando il pallone rotola dove può?
Infine, Simonelli ha toccato il tasto della Nazionale italiana, elogiando il lavoro di Gattuso con un po’ di realismo tagliente sui risultati altalenanti. “Intanto faccio i complimenti a Gattuso per queste due vittorie, ci hanno portato entusiasmo anche se con Israele abbiamo sofferto. Io avevo incontrato Gattuso e gli azzurri mercoledì a Coverciano, avevo visto un clima positivo. Li ho visti belli motivati e i risultati si sono visti in campo. Noi come Serie A cerchiamo di avere il campionato più competitivo possibile, in questo credo che l’Italia sia sempre stata un esempio di come non ci si rilassi perché non si arriva mai con i verdetti già decisi a dieci giornate dalla fine. Poi ci auguriamo di produrre sempre nuovi campioni come fatto in passato”. La Serie A continua a puntare su un campionato tosto, dove nessuno si rilassa fino all’ultimo minuto, sperando di sfornare talenti che tengano l’Italia in alto – perché, diciamocelo, senza questi, saremmo solo una nazione di sfegatati con il fiato corto.