Qualificazioni ai Mondiali 2026: La Spagna distrugge la Turchia, Germania e altre dominano come boss impazziti! #Mondiali2026 #CalcioFolli #ScontroEuropeo
Le qualificazioni ai Mondiali 2026 hanno visto una serata piena di umiliazioni e vittorie schiaccianti, con la Spagna che ha trattato la Turchia come un punching ball, rifilandole un 0-6 che non lascia dubbi su chi comanda in Europa. I turchi, probabilmente distratti da chissà quali drammi interni, non hanno retto minimamente l’assalto tecnico e fisico degli spagnoli – un vero e proprio smacco per una squadra che si pensava avesse più fegato.
Dall’altra parte, la Germania ha fatto quello che sa fare meglio: schiacciare l’Irlanda del Nord con un 3-1 che profuma di efficienza teutonica. I tedeschi hanno segnato con Serge Gnabry al 7′, Isaac Price per gli irlandesi al 35′, poi Amiri al 69′ e Wirtz su rigore al 72′. Niente di personale, ma gli irlandesi sembrano aver giocato come se stessero affrontando una macchina da guerra con la birra in mano.
Anche la Polonia ha dato spettacolo, battendo la Finlandia 3-1 per non essere da meno. I gol di Matty Cash al 26′, Lewandowski al 47′, Kaminski al 54′ e la risposta finlandese di Källman all’89’ mostrano una squadra che non si accontenta di vincere, ma lo fa con un ghigno beffardo, lasciando i finlandesi a leccarsi le ferite.
Nel frattempo, la Slovacchia ha dimostrato che anche le piccole nazioni possono mordere, vincendo 0-1 in Lussemburgo grazie a Dávid Rigo al 90’+7′. E per chiudere in bellezza, il Belgio ha asfaltato il Kazakistan con un 6-0 da capogiro: reti di De Bruyne al 44′ e 85′, Doku al 45′ e 60′, Raskin al 52′ e Meunier all’87’. I belgi non hanno lasciato scampo, trattando gli avversari come una squadra di dilettanti in gita scolastica.
Questi risultati confermano quanto il calcio internazionale sia un’arena spietata, dove solo i più forti avanzano nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, lasciando gli altri a rimuginare sulle loro sconfitte. Con partite del genere, il torneo promette emozioni e dominance senza pietà.