Alessandro Buongiorno elogia il Napoli post-vittoria: strategia tosta e nuovi arrivi da urlo #Napoli #SerieA #ChampionsLeague
Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha parlato a Rai durante “Il Sabato al 90º”, non lesinando complimenti alla squadra per la recente prestazione. Con un po’ di quel cinismo da campo che non tutti sopportano, ha descritto la loro approccio come uno di quelli che non lascia scampo, tipo: “Siamo stati bravi, siamo andati a prenderli uomo contro uomo e abbiamo cercato di tenere la linea molto alta, ricercando appunto questi duelli uno contro uno. Poi, ovviamente, loro nel finale della gara hanno cercato di portarsi in avanti, anche perché dato lo svantaggio, ci siamo un pochino abbassati però secondo me siamo stati bravi comunque a tenere e portare poi a casa questa vittoria”.
Quando si tratta dei nuovi arrivi, Buongiorno non ha peli sulla lingua e li definisce essenziali, con un tocco di realismo che sa di spogliatoio: “Sono stati determinanti, ma la cosa importante è che sono degli ottimi ragazzi che si sono messi subito a disposizione della squadra, del mister per migliorare, per lavorare e per faticare quindi noi siamo contenti di averli con noi e speriamo che possano migliorare insieme alla squadra”.
Sul miglioramento della squadra in vista della Champions, il difensore preferisce tenere i piedi per terra, evitando fronzoli: “Noi cerchiamo di lavorare giorno per giorno.
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E sulla possibilità che il Napoli sia competitivo in Champions, Buongiorno risponde con quella grinta diretta che non si perde in chiacchiere: “Noi cercheremo ovviamente di fare il massimo, anche contro una squadra preparata come appunto il City. Adesso dovremo riposare, riaccumulare le energie, ritrovare la forma e poi cercheremo di preparare la partita al massimo. Ma insomma, cercheremo di dare il massimo in qualunque competizione”.
Infine, non poteva mancare un accenno al suo background, con Buongiorno che riconosce il Torino come scuola di vita e calcio, senza false modestie: “Mi ha dato tanto, mi ha permesso di crescere molto, sia dal punto di vista calcistico che come uomo. Ho passato gran parte della mia vita al Toro, quindi devo tantissimo però, come dico sempre, c’è sempre da migliorare. Ancora adesso cerco di ascoltare il mister, di guardare anche dei video per cercare di migliorare al massimo però quando ero al Toro anche con l’aiuto degli allenatori che ho avuto, dei vari Juric, Nicola, mi hanno permesso di crescere tantissimo”. In fondo, è quel tipo di storia che fa capire quanto il calcio sia una giungla dove solo i duri sopravvivono.