Rampulla su Juve e Milan: Analisi schietta dal mondo del calcio
Rampulla, l’ex estremo difensore, ha detto la sua in diretta su TMW Radio durante Maracanà, sparando a zero con un po’ di sano cinismo su cosa serve per non affogare nelle mediocrità del campionato. Niente mezze misure, solo opinioni dirette come una scivolata in area. #Juve #Milan #CalcioSerieA
Nell’intervista, Rampulla ha affrontato il tema della Juve e del suo momento al Mondiale, senza tanti giri di parole. "Nessun segnale per ora, non sono partite importanti per ora. Vincere però è sempre un bell’aiuto. Bisogna sempre lasciare un po’ di tempo. Serve essere più equilibrati nei giudizi. Yildiz? Diamogli tempo di esprimere il suo potenziale, che ce l’ha". È un richiamo a non saltare alle conclusioni affrettate, ma con un tono che fa capire che la pazienza nel calcio è una virtù rara, soprattutto quando i risultati latitano.
Passando al futuro, Rampulla non si è risparmiato nel parlare di come la Juve possa prepararsi per la prossima stagione, con un occhio critico su cosa manca davvero per competere. "E’ già una buona squadra così, nonostante le difficoltà.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Milinkovic Savic in bilico: l’infortunio che smaschera il mito del centrocampista invincibile
Politano verso il rientro, ottimismo filtrato ma chi lo dava per spacciato dovrà ricredersi
Di Natale impazzito per un azzurro: Conte lo ha trasformato in uno dei più forti d’Europa, una beffa per i critici
Caso Osimhen, Giuntoli scherza con Chiavelli: Speriamo rifiutino sennò dovremo darci alle rapine
Infine, Rampulla ha messo sul piatto un confronto diretto sul Milan con Allegri, senza filtri e con un pragmatismo che sa di realtà brutale. "Puntare allo Scudetto no, ma con Allegri sarà più pragmatica. Poi basta un episodio positivo per svoltarti la stagione e avere al timone uno come Max può farti fare il salto". È una visione realistica, forse un po’ cinica, che sottolinea come nel calcio italiano basti poco per cambiare le sorti, ma solo se hai un leader che non si tira indietro quando la pressione sale. Con queste parole, Rampulla chiude il cerchio su una chiacchierata che non ha risparmiato critiche, ma ha dato spunti per riflettere sul vero volto del gioco.