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Ranieri si commuove per il ritorno a Cagliari. E spiega perché parlava con l’orologio…

CAGLIARI – Prima con ritorno in zona playoff per Claudio Ranieri: 2-0 al Como e Cagliari ora sesto in classifica. “Sono moderatamente soddisfatto, con questa vittoria abbiamo guadagnato autostima. Ma io metto l’elmetto e pedalo. So dove voglio arrivare, non mi interessa dove stavamo e dove siamo”. In tribuna c’era anche Gianfranco Zola, venuto a trovare il suo amico ex compagno di squadra al Chelsea Dennis Wise, oggi amministratore unico del Como. Una rimpatriata con Ranieri, che allenò entrambi in Inghilterra. E per il tecnico romano, tornato in Sardegna dopo 32 anni, subito feeling rinato con i colori rossoblù: “Mi ha fatto piacere avere lo stadio pieno, vivo di emozioni, io ho chiesto di dare tutto sino al 90′, indipendentemente dal risultato”. Tre punti, ma c’è da lavorare: “Complimenti alla squadra, quello che non è andato bene lo dirò alla squadra lunedì: ho registrato man mano quello che non mi piaceva sull’orologio.

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Non parlavo con l’orologio: parlavo con me stesso. Ho questi nuovi telefoni, registro tutto e quando rivedo la partita so che momenti cercare. C’è chi scrive, io invece registro e così continuo a guardare. È come il blocco appunti. A me non piace mettere troppa pressione, ma c’era un’incognita: mi chiedevo, cosa avranno appreso in questi giorni? La squadra ha mostrato grande disponibilità”.
Il 3-5-2? “Ho visto che nelle ultime otto partite il Como si è trovato bene con squadre che giocavano con la linea a quattro. Così mi sono detto, giochiamo a specchio. Ma ogni partita fa storia a sè. Cercherò sempre il sistema più idoneo per ogni partita”. L’analisi: “Padrone è stato il vento, ma noi l’abbiamo sfruttato bene. Una partita molto tattica e difficile, bravo il Como, pratico e pronto a verticalizzare. Siamo stati però molto bravi a stopparli subito nelle ripartenze“.

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30 Ottobre 2025 - 20:58 — Ultima alle 20:58
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