La stagione di Giacomo Raspadori con il Napoli ha visto il giocatore limitato a un ruolo secondario. La situazione, benché triste per il club azzurro e per Kvicha Kvaratskhelia, offre ora una possibilità all’ex giocatore del Sassuolo. Recentemente, il direttore sportivo della squadra campana, Giovanni Manna, ha commentato il gennaio del nazionale azzurro, affermando: “Purtroppo non giocare ogni 3 giorni può diventare un vantaggio col tempo ma per alcuni giocatori può essere difficile trovare minutaggio. Giacomo è un giocatore forte in cui crediamo anche se ora ha meno spazio. Non vogliamo privarci di giocatori forti e lui è un giocatore centrale”.
Le sfide dell’assenza di Kvaratskhelia
L’assenza di Kvaratskhelia si fa sentire, e si prevede un mese senza il georgiano per Antonio Conte. Tuttavia, non si tratta di un’interruzione che comporti una revisione totale delle strategie stagionali. Con quattro o cinque partite senza Kvara, il Napoli gode di una rosa ampia in attacco, che consente di mantenere la calma e cercare soluzioni alternative. La prima mossa consiste nel trasferire David Neres dalla destra alla sinistra, lasciando Matteo Politano nel suo ruolo naturale, mentre Neres assumerà la posizione di partenza sulla fascia sinistra. La situazione di Raspadori resta un interrogativo: questa potrebbe essere un’opportunità cruciale per riconquistare posizioni nelle gerarchie di Conte, ma l’incertezza sulla data di ritorno di Kvaratskhelia e su come gestire Neres complica il quadro.
La questione della rosa e delle gerarchie
La Juventus sarebbe sicuramente interessata a un giocatore del calibro di Raspadori, e il Napoli è consapevole di doverlo proteggere. Consentire al giovane di giocare potrebbe essere una mossa per placare la tensione che potrebbe emergere a gennaio. Tuttavia, le gerarchie già consolidate da Conte potrebbero riemergere in seguito. La disponibilità di una rosa così ampia in assenza di competizioni europee si presenta come un vanto, ma potrebbe anche generare insoddisfazione tra i giocatori. Sebbene la situazione attuale non crei frustrazioni manifeste, la storia insegna che il discontento potrebbe affiorare nel corso della stagione.
