Quando il calcio italiano somiglia sempre più a un reality show pieno di drammi, polemiche e il solito teatrino. La Serie A che non smette mai di sorprendere… #SerieA #CalcioReality #DrammiCalcistici
L’ultima giornata di Serie A non è passata inosservata nemmeno per un giornalista esperto come Fabio Ravezzani, che in un editoriale su QSVS ha deciso di fare qualche riflessione tutt’altro che banale. Senza peli sulla lingua, Ravezzani ha denunciato un livello sempre più basso del calcio italiano, in cui la competizione sembra spesso messa in secondo piano rispetto a giochi di potere e scandali.
Nel corso del suo intervento, ha sottolineato come “i club sembrano più interessati a diatribe e dichiarazioni al vetriolo che al gioco sul campo”. Una situazione che inevitabilmente allontana i veri appassionati, stanchi di vedere “un campionato che si trasforma più in uno show televisivo ricco di polemiche che in una competizione sportiva seria”.
L’editorialista ha poi toccato il tema dell’arbitraggio, affermando senza mezzi termini che “le decisioni discutibili continuano a incidere pesantemente sugli esiti delle partite, creando un clima di sfiducia che minaccia l’integrità della Serie A”. Poco spazio per il romanticismo calcistico, dunque: la lega più glamour d’Italia sta mostrando le crepe di un sistema logoro.
Non è un mistero che dietro le quinte accadano movimentazioni che poco hanno a che vedere con la passione del pallone, ma piuttosto con strategie di potere e interessi economici. Per Ravezzani “è ora di smettere di ignorare la realtà e chiedersi se il calcio italiano non stia perdendo la sua identità, trasformandosi in uno spettacolo vuoto fatto di fumo e specchi”.
Se questo panorama vi sembra familiare, è perché ormai la Serie A è troppo spesso sinonimo di gossip, polemiche, e litigi da bar. Un problema concreto che fa storcere il naso ai tifosi più genuini e lascia spazio a chi ama trasformare tutto in un circo mediatico.
