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Razzismo, il pugno duro di Abodi: “Fuori dagli stadi chi non comprende le regole”

Andrea Abodi, ministro dello Sport (foto dal profilo Facebook)

“Chiunque non comprenda le regole del gioco deve essere allontanato dallo stadio. Dopo il caso Maignan, è stato istituito un gruppo di lavoro che sta esaminando la struttura del Daspo, valutandone la tracciabilità nei documenti personali dei soggetti coinvolti. Il Daspo dovrebbe essere associato anche a un programma di recupero per le persone che commettono certi errori.” Lo ha dichiarato il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, in risposta a un’interrogazione alla Camera sul tema del razzismo.

“Inoltre, dovrebbe essere perseguibile il ritiro del gradimento di certi soggetti coinvolti, ma questa è una responsabilità delle leghe, dei club e delle federazioni”, ha aggiunto. Nell’interrogazione al ministro Abodi, sono stati sollevati due casi, oltre a quello di Maignan, anche quello dello striscione (“via Raffaele Stasi 40/46 – Na”) durante la gara di Champions tra Milan e Napoli.

“Non può esserci una diversa condanna assoluta”, ha spiegato Abodi, “e non esiste una scala di valori tra la discriminazione razziale e quella territoriale”. Il ministro ha inoltre presentato alcuni dati: “Va ricordato che esiste un osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive che, a partire dalla scorsa stagione, ha avviato un’indagine. Il monitoraggio ha elaborato dati che richiedono una costante attenzione. Nel 2022 si sono verificati 26 episodi di razzismo, 10 di antisemitismo e 15 di discriminazione territoriale. Nel 2023, sono stati registrati 43 casi di razzismo, 12 di antisemitismo e 28 di discriminazione territoriale, mentre nel 2024 si contano 4 casi di razzismo, uno di antisemitismo e 3 di discriminazione territoriale.”

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