domenica, Novembre 17, 2024

Renica: ”Noi eravamo ”inesperti” contro il Real. Il Napoli ha due fuoriclasse a 1000”

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Alessandro Renica ha ricordato l’evento storico in cui il suo Napoli affrontò il Real Madrid: “In quel momento eravamo inesperti di fronte a loro”.

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Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli e del Verona, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, per parlare dell’importante evento passato della Coppa dei Campioni contro il Real Madrid: “La mia squadra del Napoli che si confrontò con il Real Madrid aveva un potenziale straordinario. Ma poi abbiamo incontrato il Real, che era la squadra favorita per vincere la Coppa dei Campioni. È stata una partenza difficile per noi perché loro erano abituati a giocare partite di quella portata, mentre noi eravamo ancora ‘inesperti’. Era la nostra prima esperienza, sia per noi che per il nostro club. Domani sarà una partita emozionante, ma il Napoli di oggi è molto più abituato a giocare questo tipo di partite. Il Napoli della scorsa stagione era la squadra che giocava il miglior calcio nella Champions League. Il Napoli ha fuoriclasse, non c’è bisogno di prepararsi per queste partite”.

Inoltre, Renica aggiunge:Osimhen e Kvaratskhelia saranno motivati al massimo, così come tutto il resto della squadra. Dovremo semplicemente testare la difesa con i due centrali, vedremo come Ostigard e Natan si comportano alzando l’asticella. Il boato più forte tra il gol di Francini contro il Real e il mio gol al 119° minuto? Il mio gol ha creato il boato più impressionante che abbia mai sentito. Lo stadio era più pieno di quando abbiamo giocato contro il Real Madrid. Oggi si dice che il calcio sia cambiato e che ci sia più fisicità, ma ricordando la partita di tanti anni fa, penso che i ritmi fossero estremi, altissimi. Corsa per lo scudetto? Il Napoli può vincerlo di nuovo, il 4-0 contro il Lecce è stato importante non solo per il risultato, ma anche per come è stato ottenuto. Il Napoli ha ritrovato il suo gioco, ovvero il gioco a terra. Ora vediamo un Napoli che fa meno verticalizzazioni e tiene più il possesso palla per poi cercare di fare un passaggio decisivo”. Ha concluso Renica.

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