Francesco Repice elogia Napoli e critica il calcio inglese #Napoli #SerieA #CalcioItaliano
In una recente apparizione radiofonica, il commentatore Francesco Repice ha condiviso pensieri schietti sul calcio, con un affetto particolare per Napoli e una visione cruda sul panorama calcistico attuale. Senza peli sulla lingua, Repice ha toccato temi che mettono in evidenza le disparità nel nostro campionato, non lesinando critiche alquanto dirette.
“Sono stato eletto ad un qualcosa che non sapevo. Mi chiedevo: cosa ho fatto? Sono innocente! (ride; ndr). Per carità, sono contentissimo di questo. Con la città di Napoli ho un feeling particolare, i miei genitori mi dicevano che sono stato concepito al Vomero.”
Repice non ha risparmiato commenti taglienti sul calcio italiano, evidenziando come i successi non siano più appannaggio di poche “elite” e focalizzandosi sulla supremazia di una squadra in particolare. Il suo discorso, un po’ provocatorio, sottolinea le differenze che rendono il campionato meno equilibrato di quanto si creda.
“Il calcio italiano si sta espandendo a macchia di leopardo per quanto riguarda i titoli e i successi che in passato sembravano destinati solo a determinate squadre. Oggi in Serie A c’è solo una squadra veramente forte che è il Napoli, mentre le altre squadre partono dietro.”
Passando a confronti con altre partite, Repice ha espresso disprezzo per certi match di alto profilo, preferendo invece lodare le prestazioni di una squadra che, a suo dire, surclassa le rivali senza troppi sforzi. Il suo punto di vista, un tantino spietato, non lascia spazio a mezze misure.
“L’altra sera ho raccontato la partita tra Juventus e Inter. Tutti mi parlavano di una partita-spettacolo, ma dal mio punto di vista queste partite non vengono giocate con la giusta attenzione e tecnica. La sera ho visto la partita del Napoli. Parliamoci chiaro: la differenza tra il Napoli e le altre squadre della Seria A è importante, anche se non abissale”
Guardando oltre i confini nazionali, Repice ha espresso un’avversione quasi irriverente per il calcio inglese, preferendo focalizzarsi su allenatori che sanno “comandare” il mercato. Le sue parole, un po’ politicamente scorrette, mettono in risalto le sue preferenze senza filtri.
“Manchester City-Napoli? Forse sbaglierò e sarò il solo al mondo a dirlo, ma non ho una grande passione per il calcio inglese e la Premier League. Mi piacciono gli allenatori forti che hanno la capacità di farsi comprare i giocatori come dice Fabio Capello.”
Senza giri di parole, Repice ha descritto le forze in gioco in Europa, etichettando una squadra come dominante ma con qualche difetto comico, e lodando un allenatore per il suo stile, anche se con un tocco di sarcasmo familiare. Il suo approccio diretto non risparmia nessuno.
“Il Manchester City ha un portiere che para con i piedi e un centravanti che sembra provenire dallo spazio. Loro sono i più forti, Guardiola è tornato al modo di giocare di qualche anno fa. Qualcuno dice che Guardiola ha allenato squadre forti e con giocatori forti, ma, anche se voglio bene ai miei nonni, con loro non vinco la Champions League.”
Infine, Repice ha espresso un’ammirazione quasi mitica per una leggenda del calcio, vedendolo non solo come un genio sul campo ma come un’icona di sincerità, con un culto che va oltre il mero aspetto sportivo. Le sue parole chiudono il discorso con un tributo che sa di polemica bonaria.
“Ho una venerazione per Diego Armando Maradona. Francesco Totti ne parlava dal punto di vista calcistico, io lo considero un punto di riferimento come uomo per la sua onestà e per il fatto che non si nascondeva dietro a nulla. Maradona aveva una genialità intrinseca unica, al di là della sua cultura di base. Lui è stata una rivelazione per tutti”.
