El Goleador Benvenuto Retegui! L’Al Qadsiah si fa bello con un bomber che scappa dall’Europa per i petrodollari in Arabia. #CalcioMercato #SaudiProLeague #Retegui
L’Al Qadsiah ha scatenato l’entusiasmo sui social con l’annuncio del grande colpo, “El Goleador. Benvenuto Retegui”, per accogliere il talentuoso attaccante Mateo Retegui, arrivato a titolo definitivo dall’Atalanta. Si tratta di una mossa che sottolinea come il calcio saudita stia diventando un magnete per i giocatori europei, attirati da offerte che fanno impallidire i contratti del Vecchio Continente – un po’ come se l’Arabia dicesse “venite, qui i soldi crescono sugli alberi del deserto”.
Nel comunicato ufficiale, l’Atalanta ha confermato l’addio di Retegui con parole di gratitudine, descrivendo la sua stagione a Bergamo come ideale per la sua crescita. “Acquistato dal Genoa a inizio agosto 2024, Mateo Retegui ha trovato nell’Atalanta e a Bergamo le condizioni e l’ambiente ideali per disputare la sua miglior stagione in carriera, dal punto di vista realizzativo e non solo. Dopo un anno, la decisione di provare una nuova esperienza professionale che lo porterà a giocare nella Saudi Pro League, in Arabia Saudita, con la maglia dell’Al-Qadsiah, cui Atalanta BC ha ceduto a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del 26enne attaccante italo-argentino. La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il Club nerazzurro ringraziano sentitamente Mateo per lo straordinario contributo fornito nella scorsa stagione e gli augurano il meglio per il prosieguo della sua carriera sportiva e per il suo futuro”. È un saluto elegante, ma non si può ignorare che questi addii spesso odorano di business puro, con i club che incassano e i giocatori che inseguono il miraggio dei petroldollari.
Le cifre dell’operazione parlano da sole e non lasciano spazio a dubbi: Retegui incasserà un ingaggio di 20 milioni di euro all’anno per quattro anni, una somma che fa quasi ridere rispetto ai suoi precedenti guadagni a Bergamo – praticamente moltiplicata per otto. L’Atalanta porterà a casa 68,5 milioni, anche se dovrà girarne 3,7 a varie società che hanno contribuito alla sua crescita. È il lato crudo del calcio moderno: un giocatore che ha brillato in Italia scappa verso l’ignoto per cifre esorbitanti, lasciando i tifosi a chiedersi se sia talento o solo una questione di portafoglio gonfio.