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Rientro a Milano per l’Inter tra silenzi e facce scure a Malpensa c’è solo un tifoso: Io unico pirla

Quando il silenzio del pullman dice più di mille parole: tensione alle stelle all’arrivo della squadra di Simone Inzaghi, scortata dalla polizia. Nessuno vuole parlare, l’aria è pesante. #Calcio #Tensione #Inzaghi

L’arrivo del pullman della squadra guidata da Simone Inzaghi non è passato inosservato, ma non certo per un’accoglienza festosa. Scortati dalla polizia, i giocatori sono apparsi chiusi in un silenzio tombale, lontani da qualsiasi voglia di interazione.

Non un sorriso, nessun saluto ai tifosi o ai giornalisti: "I calciatori non hanno voglia di interagire con nessuno", un gesto che racconta più di mille parole sul clima che si respira nel gruppo squadra.

L’atmosfera è palpabile, una tensione che trasuda da ogni scorcio del pullman blindato, quasi a voler isolare i protagonisti da quello che succede fuori. Sono giorni complicati e difficili da digerire, e questo arrivo in sordina lo conferma senza mezzi termini.

Nessun segnale di distensione, solo un silenzio carico di significati che lascia intuire quanto la situazione possa essere delicata, forse anche più del previsto. Le squadre di calcio non sono nuove a momenti simili, ma vedere i giocatori così chiusi è un chiaro segnale: qualcosa non gira per il verso giusto.

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