Recentemente, Antonio Conte ha rifiutato l’offerta del Napoli per allenare la squadra a stagione in corso. Alfredo Pedullà, sul sito di Sportitalia, ha svelato i dettagli e i retroscena dietro questa decisione.
Pedullà inizia l’editoriale su Sportitalia spiegando che Antonio Conte è un allenatore che sale sul treno in corsa solo quando decide lui. Contrariamente a quanto si crede, Conte aveva mostrato interesse per il Tottenham nell’ottobre 2021, dopo aver precedentemente rifiutato l’offerta.
Questo dimostra che è capace di cambiare idea rapidamente, ma solo quando ne è davvero convinto. La domanda che sorge è se il Tottenham offriva stimoli superiori rispetto all’attuale situazione del Napoli. È importante considerare che la valutazione di Conte riguardava l’opportunità di fare ritorno ad allenare, andando oltre la necessità e il desiderio di rimanere nella propria famiglia.
Pedullà continua spiegando che il Napoli è una squadra con un grande potenziale, ma che presenta alcune incertezze. Ad esempio, il contratto di Osimhen e un eventuale conseguente appagamento dopo la vittoria dello scudetto potrebbero rappresentare dei rischi.
Inoltre, Conte aveva rifiutato anche l’offerta di Paratici l’estate precedente, ma la situazione con De Laurentiis era differente e richiedeva una valutazione accurata. Conte è un allenatore molto lavoro-dipendente, infatti, dopo due mesi di stop, sente la necessità di tornare in azione. Tuttavia, al momento non sembra provare la spinta forte per iniziare subito un nuovo progetto. È evidente che preferisce aspettare e capire cosa accadrà con altre squadre come la Juventus, la Roma e addirittura il Napoli, che potrebbe avere senso solo a giugno e non a ottobre.
Insomma, secondo Pedullà, ci sono vari motivi che hanno spinto Conte a rifiutare la proposta del Napoli e a preferire l’attesa. Questa decisione non è stata presa banalmente, ma è stata il risultato di una valutazione approfondita delle condizioni e delle opportunità presenti.
Fonte: areanapoli.it