Quando l’arbitro si mette in modalità “guru del calcio” e decide che il rigore non c’è: Napoli-Parma fa discutere #VARFail #ArbitriCheNonCapiscono #Napoli
Il caso del rigore revocato durante Napoli-Parma continua a infiammare gli animi e stavolta a mettere il dito nella piaga c’ha pensato l’ex arbitro Gavillucci. L’uomo che, evidentemente, ne sa una più del diavolo, si è fatto sentire con opinioni che non lasciano spazio a interpretazioni.
Secondo lui, quello che è successo “è stato un episodio molto particolare che ha creato grossi problemi di interpretazione” ma non si è voluto limitare a un’analisi tecnica da quattro soldi. Ha anche sottolineato che la decisione di Doveri è stata presa “in base alla valutazione complessiva degli episodi e della dinamica del gioco” come se bastasse una bacchetta magica per sistemare tutto.
Al centro della scena c’è il presunto fallo di Simeone, un momento topico che ha fatto scattare inizialmente il penalty ma poi ha visto il direttore di gara tornare sui suoi passi. L’ex arbitro ha spiegato che “è stato valutato che l’intervento non fosse falloso in quanto il contatto è risultato minimo e Simeone ha giocato il pallone”, emblema perfetto della giustizia sportiva fatta di interpretazioni personali più che di fatti concreti.
Non è la prima volta che si assiste a situazioni simili, dove il VAR dovrebbe aiutare a chiarire le situazioni e invece crea confusione e fa infuriare tifosi e addetti ai lavori. Il Napoli, che credeva di poter avere un rigore sacrosanto a favore, si è ritrovato con la beffa e con la sensazione che la tecnologia non sempre sia sinonimo di giustizia.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla capacità degli arbitri di gestire con lucidità e autorità gli episodi controversi, senza lasciarsi influenzare da “visualizzazioni aeree e replay che possono spesso ingannare.” E, diciamolo senza troppi giri di parole, il calcio continua ad essere terreno fertile per polemiche infinitamente più interessanti rispetto al semplice risultato sul tabellone.