Azzurri del Napoli incantano i tifosi a Castel di Sangro! #Napoli #Azzurri #FootballLive
A Castel di Sangro l’atmosfera era elettrica durante l’evento in piazza, dove quattro giocatori del Napoli hanno interagito con i fan, rispondendo a domande dirette e mostrando un lato più umano del calcio. Senza peli sulla lingua, questi ragazzi hanno parlato di complimenti che li hanno toccati nel profondo, roba che non si sente tutti i giorni in questo mondo di divi pompati.
Tra le risposte, Luca Marianucci ha rivelato: “Il complimento più bello? Quando un compagno della tua età viene e ti dice di stimarti come persona, è una delle cose più belle da ricevere”. Insomma, niente di quei complimenti fasulli su gol o assist, ma roba che va dritta al cuore, tipo quando i tuoi pari ti vedono come un vero amico.
Poi è toccato a Sam Beukema, che non ha girato intorno alle cose: “Qualche amico mi ha detto che anche se gioco al Napoli non sono cambiato come persona: io sono e resto Sam, non cambio”. Ah, il classico tipo che resta coi piedi per terra, senza montarsi la testa per una maglia prestigiosa – chissà quanti altri si gonfiano come palloni.
Amir Rrahmani ha alzato l’asticella con una risposta che sa di leggenda: “A me dissero che avevo vinto due scudetti come Maradona, ed è una cosa importante”. Dài, ammettiamolo, paragone un po’ esagerato, ma fa sempre piacere sentirsi eroi, no? Specialmente se arriva da qualcuno che conta.
Infine, Lorenzo Lucca ha chiuso con un tocco di realismo: “Fin da quando ho iniziato a giocare non ho mai cambiato il mio atteggiamento, chi mi è stato vicino mi ha sempre detto di non smettere di avere l’atteggiamento giusto”. Ecco, lui sì che è uno di quelli che non si perde in chiacchiere, mantenendo la testa a posto nonostante il giro di soldi e fama.
In eventi come questo, tra la folla urlante e le domande spontanee, si vede come il calcio non sia solo tattiche e vittorie, ma anche momenti genuini che ricordano ai giocatori – e ai fan – che dietro le uniformi ci sono persone vere, con storie da raccontare.