Rudi Garcia, allenatore del Napoli, ha dato prova della sua abilità tattica con la decisione di schierare Giacomo Raspadori dall’inizio. Ma non è stata l’unica mossa vincente del francese.
La partita del Napoli contro il Verona ha mostrato, almeno per larghi tratti, il bel gioco che caratterizzava la squadra nella scorsa stagione sotto la guida di Luciano Spalletti. Nonostante un clima ostile, gli azzurri hanno dimostrato autorità al Bentegodi. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha ottenuto le risposte che cercava, anche se è necessario superare sfide più impegnative come quelle contro Union Berlin (in Champions League) e Milan (in campionato) prima di poter parlare di una rinascita del Napoli.
Rudi Garcia ha deciso di schierare Giacomo Raspadori come centravanti fin dall’inizio e questa scelta si è rivelata vincente. Ma il francese ha anche apportato un’altra modifica alla squadra: Lobotka è tornato a essere il fulcro del gioco. Il centrocampista slovacco ha toccato ben 76 palloni contro il Verona (a pari merito con Rrahmani al primo posto con 79 tocchi). È interessante notare che nella partita contro la Fiorentina, l’ex giocatore del Celta aveva toccato il pallone solo 62 volte. Lobotka è fondamentale nel far girare la squadra durante la fase di possesso, muovendo il pallone con velocità. Inoltre, anche durante la fase di non possesso, ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei pochi calciatori insostituibili del Napoli.
La scelta di Garcia di inserire Raspadori fin dall’inizio e il ritorno di Lobotka sono stati fondamentali per la vittoria del Napoli contro il Verona. È evidente che l’allenatore sta mettendo in pratica una strategia ben definita e sta ottenendo risultati positivi. Resta da vedere come si evolverà la squadra nei prossimi test più impegnativi, ma i segnali finora sono promettenti per il Napoli.