Quando l’esordio non va come previsto, le critiche non si fanno attendere: il Belgio cade a sorpresa contro la modesta Macedonia del Nord e la responsabilità finisce tutta sul ct Rudy Garcia. #Calcio #NazionaleBelga #PolemicaInVista
Il pareggio del Belgio contro la Macedonia del Nord ha scatenato un putiferio attorno al commissario tecnico Rudy Garcia, finito immediatamente nel mirino della stampa e dei tifosi. Non è certo un segreto che una squadra con il blasone dei Diavoli Rossi non possa permettersi passi falsi con avversari sulla carta inferiori.
Garcia, che aveva il compito di rilanciare una nazionale in crisi di risultati, si trova ora a dover difendere la sua squadra e le proprie scelte tecniche. Ma le critiche non tardano a fioccare. E la sua posizione appare più fragile che mai.
In conferenza stampa, Garcia ha risposto con una certa freddezza alle domande pungenti dei giornalisti, sottolineando che "non sempre i risultati arrivano subito" e che la sua squadra "sta lavorando per migliorare, nonostante qualche difficoltà". Parole che però suonano come un predicozzo poco convincente per chi si aspettava una prova di forza e autorità.
Il Belgio, reduce da un periodo buio, rischia ora di perdere terreno in una competizione dove ogni punto conta. La Macedonia del Nord ha sfruttato alla grande l’occasione, mettendo in mostra una prestazione più che dignitosa che ha sorpreso tutti.
I tifosi, impietosi, hanno preso di mira il tecnico definendo "una scelta che mette a rischio il futuro della nazionale". Del resto, con così tante stelle del calibro di De Bruyne e Lukaku, chiedere una vittoria non sembra troppo.
Un segnale forte arriva anche dal campo: la squadra non riesce a trovare idee, gioco fluido o quella grinta necessaria a dominare. E sembra proprio che qualcosa nella gestione tecnica non funzioni come dovrebbe.
Tra le righe si legge un’amarezza palpabile, e la speranza è che questo pareggio sia solo una battuta d’arresto temporanea, e non l’inizio di un declino definitivo.