Quando la coppa sfuma e i sogni si infrangono: commenti senza peli sulla lingua sulla finale di Champions #ChampionsLeague #Inter #PSG #CalcioReale
L’Inter si è dovuta arrendere al PSG in quella finale di Champions League che tanto ha fatto discutere. Ma chi pensava a lacrime di coccodrillo da parte degli addetti ai lavori, si è dovuto ricredere davanti alle parole tranchant dell’ex ct Arrigo Sacchi.
Il leggendario allenatore nazionalpopolare, mica uno che si nasconde dietro ai soliti banalismi, ha commentato la sconfitta nerazzurra con una franchezza che pochi si sarebbero aspettati: “I nerazzurri non hanno saputo reggere la pressione di una partita così importante”. Un giudizio che smonta in due secondi quel mito del grande orgoglio italiano in Europa.
Ma la stilettata non si ferma qui. Sacchi ha aggiunto: "Il PSG ha meritato la vittoria, essendo più lucido e concreto nel finale”, svelando come, nella testa dei giocatori, la partita si sia giocata ben altro oltre che in campo.
Insomma, niente drammi da parte di chi ha vissuto la grandezza del calcio italiano, ma una critica chiara a chi, quelle sfide, le ha viste scappar via dalle mani come sabbia. La delusione dell’Inter non è stata solo sportiva, ma sopratutto mentale: un certo tipo di pressione internazionale si vince o si perde con la testa.
È questa la verità che emerge da un commento che non vuole sminuire la forza dei transalpini, ma punta il dito contro chi, pur avendo talento, non ha saputo giocare al massimo della propria testa in un’occasione storica.
Chi si aspettava il solito “va tutto bene nel regno del calcio”, ha invece beccato una vera e propria sveglia suoni sgradevoli e realistici. Questa è la Champions, mica una scampagnata: e chi non capisce la posta in gioco, prima o poi lo paga caro.