Arrigo Sacchi, voce iconica del calcio italiano, ha condiviso ricordi e opinioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, regalando agli appassionati aneddoti e riflessioni sulla sua carriera.
Apprezzamento per lo sport
Durante l’intervista, Sacchi ha rievocato momenti significativi della sua esperienza calcistica, sottolineando il “Quell’applauso del San Paolo al termine di Napoli-Milan 2-3” come dimostrazione della “cultura sportiva e non solo, fu una cosa da grandi persone”. Un gesto che, secondo l’allenatore, ha messo in luce il profondo rispetto e la passione sportiva dei tifosi napoletani.
L’ammirazione per Antonio Conte
Rivelando il suo coinvolgimento con Antonio Conte, Sacchi ha ricordato: “Conte l’ho portato con me in Nazionale, è un grande allenatore, è affidabile, pensa al calcio 24 ore al giorno, se è arrivato a questi livelli è perché lo merita”. Parole che confermano il profondo rispetto e la stima tra i due tecnici, evidenziando l’incessante dedizione di Conte al gioco del calcio.
Verità su Maradona
Sacchi ha anche svelato un retroscena intrigante riguardante Diego Maradona: “Maradona mi telefonò due volte e mi disse: se lei viene a Napoli partirà sempre con due gol di vantaggio”. L’allenatore ha spiegato, tuttavia, come il suo approccio fosse focalizzato sul lavoro di squadra, affermando: “Però per me contava più il collettivo”. Questi frammenti di storia dipingono un quadro affascinante del calcio degli anni passati.
Sacchi svela: “Maradona mi chiamò due volte per portarmi al Napoli”
Arrigo Sacchi è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni: “Quell’applauso del San Paolo al termine di Napoli-Milan 2-3? Avemmo una cultura sportiva e non solo, fu una cosa da grandi persone. Conte l’ho portato con me in Nazionale, è un grande allenatore, è affidabile, pensa al calcio 24 ore al giorno, se è arrivato a questi livelli è perché lo merita.
Maradona mi telefonò due volte e mi disse: se lei viene a Napoli partirà sempre con due gol di vantaggio. Però per me contava più il collettivo. Perdemmo per 6…
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