Quando il calcio si mescola alla politica: Arrigo Sacchi rivela il lato meno noto di Berlusconi ai tempi del Milan #Calcio #Berlusconi #Milan #Retroscena
Se pensavate di conoscere tutto sul rapporto tra il Milan e il suo storico ex presidente Silvio Berlusconi, preparatevi a cambiare idea. Arrigo Sacchi, l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, in una recente intervista ha gettato una luce inedita su quel periodo d’oro, raccontando aneddoti che fanno capire quanto la politica e il calcio fossero più intrecciati di quanto si possa immaginare.
Non si tratta di mera nostalgica retorica, ma di fatti concreti e incontri sopra le righe. Sacchi ha rivelato un episodio davvero curioso su Berlusconi, legato a una fase delicata e cruciale per il club. In merito, il tecnico ha sottolineato che “quando si trattava di prendere decisioni importanti, Berlusconi sapeva essere un vero giocatore d’azzardo”, una personalità capace di rischiare tutto per ottenere il massimo risultato. Non proprio un tipo da conventi, insomma.
Si parla di un Berlusconi meno istituzionale e ben più diretto rispetto all’immagine che spesso si vuole dare, capace di sfoderare strategie fuori dagli schemi perfino nel contesto banale di una partita di calcio. Sacchi ha raccontato come il presidente rossonero fosse spesso impegnato a manovrare dietro le quinte, mosso più dalla forma che dalla sostanza. “Era chiaro che volesse vincere a ogni costo, non accettava mezze misure né compromessi”, ha rimarcato con una punta di sarcasmo.
Eppure, nonostante i metodi discutibili, il mix Berlusconi-Milan ha prodotto risultati che molti allenatori e dirigenti oggi possono solo sognare. Quell’epoca, a tratti discutibile e a tratti brillante, resta un simbolo indelebile per il calcio italiano e per chiunque abbia vissuto quegli anni. Sacchi ha aperto una finestra su quel mondo, fatto di potere e passione, raccontando retroscena che non mancheranno di far discutere gli appassionati più accaniti.
