"Quando si gioca male, non serve inventare scuse: il calcio non è un gioco da signorini" #CalcioVero #PalloneSenzaFiltri #ArrigoSacchi
L’ex commissario tecnico della nazionale, senza peli sulla lingua, ha deciso di prendere di petto la situazione del recente passato nerazzurro. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha sparato una bordata che non lascia spazio a dubbi: "Quando si gioca male, non serve inventare scuse". Ecco una presa di posizione forte, diretta e senza fronzoli, proprio come piace agli amanti del calcio autentico.
Il veterano del calcio italiano non ha avuto remore nel sottolineare come a volte si faccia troppa retorica attorno a situazioni che, in fondo, sono molto semplici da giudicare. Non serve un manuale di tattica o manie di superiorità: se la squadra non produce spettacolo e risultati, la colpa è della guida tecnica. Senza giri di parole o giustificazioni di comodo.
Sacchi è convinto che troppi addetti ai lavori si nascondano dietro dogmi e strategie complicate per giustificare il loro insuccesso, ma il calcio, a suo dire, è uno sport semplice e diretto: "Il calcio non è un gioco da signorini". Un avvertimento chiaro a chi pensa che basti arrangiarsi con trovate ardite per poter brillare.
La sua dichiarazione assume il valore di un vero e proprio manifesto per chi vuole fare calcio sul serio e senza troppi giri di parole. Non è un passatempo per chi si nasconde dietro parole d’ordine o giustificazioni cervellotiche: in campo servono idee chiare, coraggio e qualità; tutto il resto è aria fritta.
Con questa uscita, l’ex ct conferma il suo ruolo di voce fuori dal coro e deludo coloro che ancora si ostinano a difendere con eccessiva indulgenza chi fallisce nel massimo palcoscenico del campionato. Non c’è spazio per fronzoli, solo per il gioco vero.
