mercoledì, Marzo 5, 2025
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Nella recente analisi delle dinamiche degli infortuni nel calcio, emergono preoccupazioni riguardo il carico di lavoro sugli atleti. L’ex preparatore atletico del Napoli ha condiviso i suoi preziosi insights sui rischi di sovraccarico fisico, evidenziando come "chi va oltre i 1.000 minuti giocati va incontro a rischio elevato di infortunio".

Carico di lavoro e infortuni

Nel panorama calcistico attuale, la gestione del carico di lavoro è cruciale per la prevenzione degli infortuni. L’aumento delle partite e la competizione sempre più serrata impongono agli atleti impegni fisici elevati, con il rischio di compromettere la loro condizione fisica. Secondo l’esperto, superare il limite di ‘1.000 minuti’ senza adeguati periodi di recupero può portare a ‘rischio elevato’ di lesioni muscolari o affaticamento.

L’importanza della preparazione fisica

La preparazione atletica gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. Allenamenti mirati e una gestione attenta dei minuti di gioco sono essenziali per mantenere gli atleti in condizione ottimale e ridurre al minimo il rischio di infortuni. Monitorare i carichi di lavoro consente ai club di pianificare strategie efficaci per la salute dei giocatori.

Il dibattito sulla gestione della fatica nei giocatori professionisti continua, sottolineando la necessità di bilanciare l’intensità degli allenamenti con il riposo adeguato.

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“Chi va oltre i 1.000 minuti giocati va incontro a rischio elevato di infortunio”, ha spiegato l’ex preparatore atletico del Napoli.
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