L’ex preparatore atletico del Napoli lancia un allarme significativo riguardo al carico di lavoro degli atleti del campionato. ‘Chi va oltre i 1.000 minuti giocati va incontro a rischio elevato di infortunio’, sottolinea. L’affermazione mette in luce una problematica ricorrente nel calcio moderno, dove la gestione delle risorse fisiche dei giocatori sta diventando sempre più cruciale.
Preoccupazioni per la Stagione
Il campionato quest’anno ha visto diversi club lottare con una lista di infortuni che pare crescere a ogni giornata. Le parole dell’ex preparatore si inseriscono in questo contesto, suggerendo che la prevenzione degli infortuni potrebbe essere gestita meglio attraverso una rotazione più oculata della rosa.
Dati Preoccupanti
Nella stagione attuale, diversi calciatori sono già stati costretti a fermarsi per problemi fisici, sollevando interrogativi sulla sostenibilità dei calendari infittiti. L’opinione degli esperti è chiara: ‘un numero crescente di partite giocate senza adeguati periodi di recupero potrebbe esacerbare il problema’.
Gli allenatori, quindi, si trovano di fronte a una sfida doppia: ottenere risultati sul campo e, al contempo, salvaguardare la salute degli atleti sotto la loro guida. La questione è aperta e richiede risposte pragmatiche per evitare che la serie di infortuni diventi un tema ancora più centrale rispetto al gioco stesso.
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“Chi va oltre i 1.000 minuti giocati va incontro a rischio elevato di infortunio”, ha spiegato l’ex preparatore atletico del Napoli.
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