Sanremo 2026: Tagliano corto con la musica, addio ai dialetti! #Sanremo2026 #FestivalItaliano #MusicaBreve
Il Festival di Sanremo 2026 sta per scuotere le abitudini consolidate, e non in modo proprio elegante: pare che i big della musica debbano imparare a essere più concisi, perché la noia è nemica del pubblico moderno. Tra le novità, infatti, si impone una riduzione drastica della durata dei brani, come se i telespettatori non potessero reggere più di un battito di ciglia.
Per la categoria Campioni, i pezzi saranno limitati a soli 3 minuti e mezzo, mentre le Nuove Proposte dovranno accontentarsi di un misero 3 minuti. Cassano contro Allegri: “Conte è un fenomeno, lui no”. E la differenza tra De Bruyne e Modric
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Infine, c’è l’abolizione totale dei brani completamente in dialetto, una scelta che sa di colpo basso contro le tradizioni locali, quasi come se i dialetti fossero un relitto del passato da eliminare per far spazio a un italiano standard e insipido. Con queste regole, Sanremo rischia di perdere il suo sapore folkloristico, diventando solo un palcoscenico per il mainstream politicamente corretto – chissà se i fan apprezzeranno questa sterilità culturale.