Fabiano Santacroce, ex difensore che ora lavora come agente e talent scout, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un’intervista a Radio Amore Campania.
Fabiano Santacroce, ex difensore che ha vestito anche la maglia del Napoli e ora lavora come talent scout e agente, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un’intervista a Radio Amore Campania nel corso della trasmissione “I Tirapietre” condotta da Luca Cirillo, Donato Martucci e Francesco Capodanno. Ecco cosa ha detto: “Secondo me i problemi emersi nel match contro la Lazio riguardano sia l’aspetto tattico che quello fisico: una situazione influisce sull’altra e viceversa. Garcia ha introdotto delle novità, dei cambiamenti rispetto al gioco di Spalletti, in cui c’era un’organizzazione precisa e ogni giocatore aveva il suo ruolo in vista del gioco d’insieme, mentre con il tecnico francese ci sono pochi punti di riferimento che poi si ripercuotono sul piano fisico. Ecco perché Lobotka viene meno nelle fasi di costruzione, in quanto è spesso impegnato in compiti difensivi. Al centro del campo si vede sempre più spesso Anguissa, mentre in avanti è quasi invisibile”
In seguito ha aggiunto: “Ci sono molti cambiamenti, ma se devo essere sincero, Garcia potrebbe effettuarne di meno. Juan Jesus? Non è questione di analizzare i singoli giocatori. Perdere Kim significa indebolire la squadra dal punto di vista tattico perché il sudcoreano è uno dei migliori al mondo in quella posizione, come dimostra il suo trasferimento al Bayern Monaco. A mio parere, il Napoli non ha giocato male, ho rivisto la partita: ci sono stati molti errori nel secondo tempo, ma sono situazioni che si possono correggere. Garcia deve capire che se continua così rischia di perdere Lobotka, che attualmente ha poco spazio nonostante sia il migliore nel suo ruolo in Italia e tra i migliori in Europa”
Infine ha concluso: “De Laurentiis? Possiamo criticare il suo virtuoso modo di gestire il club perché mantiene i conti in ordine e si ottengono anche risultati, ma quando si tratta di fare uno sforzo per trattenere giocatori come Kim, che chiaramente ha un valore diverso, allora si fa fatica e bisogna riconsiderare quella politica. Il Napoli preferisce sempre mantenere la sua consolidata linea di azione”.
