Ex calciatore Santacroce analizza il Napoli post-partita: mentalità da gladiatori in campo #Calcio #SerieA #Napoli
L’ex difensore Fabiano Santacroce ha condiviso le sue impressioni su una recente gara, intervenendo a TMW Radio durante la trasmissione Maracanà. Senza mezzi termini, ha descritto come certe sfide possano essere una trappola per i big, ma stavolta il Napoli ha sfoderato un approccio che non lascia spazio a scuse, con i giocatori che sembrano pronti a mordersi le caviglie a vicenda.
In particolare, “Era una partita insidiosa quella con la Fiorentina. Le partite prima della Champions non si sa mai, ma il Napoli è entrato proprio con la mentalità di Conte, con i giocatori tutti agguerriti. Dopo 10′ si è capito come sarebbe andata. La Fiorentina poteva fare meglio ma ora contro un Napoli così tutti andrebbero in difficoltà”.
Passando ai singoli, Santacroce non ha risparmiato elogi, anche con un velo di cinismo su chi deve ancora farsi le ossa. Ha parlato di un giovane talento che, a suo dire, era destinato a brillare subito, sottolineando le differenze tra realtà diverse senza troppi giri di parole.
“Lo dicevo che avrebbe giocato subito, perché Lucca è bravo ma deve capire ancora. Giocare nell’Udinese è diverso, ed è giusto non bruciarlo subito. Deve crescere con calma”.
Infine, non ha lesinato complimenti per le prestazioni difensive, ammettendo di essere rimasto colpito da alcuni elementi che hanno dominato senza pietà, in un mix di solidità e sorprese che rende il quadro ancora più spietato.
“Molto bene, faccio fatica a trovare qualcuno che non è andato bene. Mi è piaciuto l’approccio. Mi ha sorpreso Spinazzola”.
In sintesi, Santacroce dipinge un Napoli inarrestabile, dove l’aggressività in campo non è solo tattica, ma un vero e proprio stile di vita che mette ko chiunque osi sfidarlo.