Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato oggi dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di Qatar e di Ciro Immobile, attaccante dei biancocelesti e della Nazionale nella disfatta di Palermo contro la Macedonia del Nord.
“Ho parlato con Immobile, gli ho detto che lui è diventato il capro espiatorio di questa situazione – spiega Sarri -. Non è lui il colpevole. Ora pensasse alla Lazio, sono fiducioso perché quando rientra a Formello ha sempre la testa indirizzata nel migliore dei modi. Fossi in lui saprei benissimo cosa fare”.
“Le nazionali non sono più rappresentative, quindi non sono indice di un movimento. Ogni club è pieno di stranieri – prosegue il tecnico ex Napoli e Juve -. Calcio italiano? Ad oggi è 30-40 anni indietro. Non si parla mai di strutture. Quando parlo di campi da gioco vengo preso per matto, poi i risultati sono questi. Basta vedere in che stadi mandiamo a giocare i nostri calciatori”.