Il tecnico della Lazio rompe il silenzio post-sconfitta: polemiche e riflessioni in vista del derby #Lazio #Sassuolo #CalcioSerieA
Dopo la debacle al Mapei Stadium contro il Sassuolo, il tecnico biancoceleste ha finalmente parlato, saltando la conferenza stampa per motivi personali che, diciamolo, a volte sembrano solo una scusa per evitare le domande spinose. Senza giri di parole, ha analizzato la prestazione della squadra in modo diretto, anche se con un velo di scuse che non convince del tutto.
Nel suo intervento, ha espresso rammarico per la sconfitta, spiegando le sue assenze con questioni familiari. “Mi dispiace per ieri sera – ha sottolineato – ma a volte uno ha delle situazioni familiari che deve risolvere e diventano più importanti di una conferenza stampa postpartita. Le riflessioni sono quelle da campo, poi magari rivedendo la partita nei minimi dettagli qualcosa può cambiare ma tutto lo staff ha le idee abbastanza chiare. Dobbiamo attaccare molto più gli spazi, abbiamo verticalizzato più rispetto a Como ma c’è mancato quell’attacco alla profondità che abbiamo fatto bene contro il Verona. A livello difensivo è stata fatta una buona partita, il Sassuolo è una buona squadra che farà un campionato di buon livello, hanno uno dei tridenti più forti del campionato. Abbiamo fatto una buona partita difensivamente, ma abbiamo creato troppo poco in fase offensiva”.
Passando al prossimo impegno, la domanda sul derby ha rivelato un po’ di tensione, con il tecnico che sembra voler procrastinare per non affrontare la pressione. È come se volesse dire: “Dai, non seccatemi subito”, ma in realtà ammette la difficoltà dell’evento.
“È la partita più difficile e pesante che abbia mai fatto nella mia carriera, vorrei pensarci tra qualche giorno perché emotivamente è massacrante, se si inizia lunedì è difficile arrivare a domenica. Il derby è un qualcosa a parte, non c’entrano punti e classifica, è un qualcosa di molto particolare e spero che i miei giocatori abbiano bene in testa cosa significa giocare un derby. Facciamo passare qualche giorno che è meglio”.
Infine, non poteva mancare un accenno alle scelte arbitrali, che hanno evidentemente toccato un nervo scoperto. Il tono è quasi sarcastico, come se volesse dire: “Gli arbitri ce l’hanno con noi, che novità”. Si lamenta di alcuni giocatori nel mirino, un tema che fa sempre ridere a metà in questo sport.
“Nelle riunioni arbitrali 2-3 giocatori nostri erano stati messi nel mirino, abbiamo due tre giocatori segnalati e credo che l’ammonizione di Rovella di ieri sia preventiva. È uno dei nomi messi sotto attenzione dagli arbitri, ma non perché fa cose particolari, ma protesta sbracciando ed è una cosa non tollerata”.
In sintesi, la squadra deve migliorare in attacco e gestire meglio le emozioni, mentre le polemiche arbitrali continuano a essere un classico pretesto. Che il derby porti finalmente qualche chiarezza, o almeno un po’ di azione sul campo.