Roberto Saviano si confessa senza filtri: "Sono oppresso da un senso di solitudine, che nasce da una cosa molto grave: l’impossibilità di sbagliare" #intervista #RobertoSaviano #onestà #solitudine
Roberto Saviano rompe il silenzio in un’intervista lunga e toccante, dove non nasconde il peso che porta dentro di sé. "Sono oppresso da un senso di solitudine, che nasce da una cosa molto grave: l’impossibilità di sbagliare", confessa senza mezzi termini, svelando un lato meno noto della sua vita pubblica.
È un peso enorme quello che grava su Saviano, una sorta di prigione invisibile fatta di aspettative che non lasciano spazio all’errore. Bucciantini elogia l’Inter: “Grazia e bellezza, prima con merito”. Da un laziale: bei sogni, ma la realtà è un’altra!
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In questa rivelazione emerge il dramma di chi, costretto a essere esempio, si sente invece intrappolato nella gabbia della perfezione forzata. Un tema universale, ma che nel suo caso assume contorni ancora più complessi e dolorosi.
Questo sfogo rappresenta una rara apertura emotiva, un momento di fragilità che Cristiano Ronaldo potrebbe capire benissimo, visto che anche negli stadi da lui calpestati si vive sotto il peso costante della pressione di non poter sbagliare.
In un mondo che ama erigere idoli inaccessibili, la confessione di Saviano spacca il muro del silenzio attorno alla sofferenza nascosta dietro il successo e il riconoscimento pubblico.

