Gennaro Scarlato, ex calciatore del Napoli, ha condiviso le sue opinioni su come potrebbero giocare gli azzurri sotto la guida di Antonio Conte durante un’intervista a Radio Marte. L’ex atleta, parlando nel corso della trasmissione “Marte Sport Live”, ha anche raccontato la sua esperienza con il Pompei, squadra che ha recentemente raggiunto la Serie D.
Scarlato sulla promozione del Pompei in Serie D
Durante l’intervista, Scarlato ha descritto la sua impresa con il Pompei, dichiarando: “È stata una stagione lunga: sono subentrato a dicembre sulla panchina del Pompei e abbiamo conquistato la promozione in Serie D. Ho utilizzato il 4-3-3 per le caratteristiche dei giocatori, ma abbiamo alternato pure il 4-2-3-1 e il 3-5-2 quando magari dovevamo difendere il risultato.”
Scarlato ha spiegato che il cambiamento frequente di formazione è stato determinante per il successo della squadra, permettendo loro di adattarsi alle diverse situazioni di gioco che hanno incontrato.
Possibili ruoli per Raspadori e Lindstrom
Scarlato ha anche parlato del futuro di alcuni giocatori azzurri sotto la guida di Antonio Conte: “Raspadori e Lindstrom potrebbero fare i trequartisti. Lukaku ha lavorato con Conte e si conoscono alla perfezione. Potrebbe accettare di ridursi un po’ l’ingaggio per rifiorire: Lukaku ha disputato il miglior anno della sua carriera proprio con Conte. È bravo a dialogare con la seconda punta, è diverso rispetto ad Osimhen come caratteristiche.”
Secondo Scarlato, l’intesa tra Conte e Lukaku potrebbe essere fondamentale per il successo della squadra, grazie alla capacità del giocatore di adattarsi a ruoli diversi rispetto ad Osimhen.
Scarlato ha anche espresso le sue opinioni su altri giocatori come Folorunsho e Di Lorenzo. Ha detto che Folorunsho non ha le stesse caratteristiche di Zielinski ma può comunque essere un valore aggiunto per il Napoli, mentre ha riconosciuto che Di Lorenzo, nonostante sia stato un capitano brillante nella stagione dello scudetto, ha mostrato una mancanza di personalità in questo campionato, un fattore che ha influenzato anche altri leader della squadra.
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