Bolganapoli: Scontri e tensioni al Dall’Ara, il Napoli sotto attacco! #ForzaNapoliSempre #TifosiUniti
Pre-partita scotennato per i tifosi del Napoli, che si sono trovati coinvolti in violenti scontri all’esterno dello stadio Dall’Ara. Le forze dell’ordine hanno cercato di contenere una situazione esplosiva, con i tifosi partenopei armati di bastoni e mazze. A complicare le cose, i supporter bolognesi non sono stati da meno, rispondendo con ferocia.
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha commentato su Instagram: “Nel posticipo del lunedì, il match di seria A tra Bologna e Napoli si è concluso con un pareggio ma a quanto pare fuori dal rettangolo verde entrambe le tifoserie hanno perso.” Un’osservazione amara, ma reale, che fa capire come non solo il risultato sul campo conta, ma anche l’atteggiamento violento che deve necessariamente cambiare. Un “pareggio” che sa di sconfitta su tutta la linea.
Secondo le ricostruzioni, “tra le 70 e le 100 persone, armate di bastoni e mazze, sono comparse su via Andrea Costa, provenienti dalla Porrettana.” Qui si delinea un quadro allarmante in cui a prevalere non è lo spirito sportivo ma una vera e propria cultura di violenza. Gli agenti della Digos sono stati i primi a intervenire, ma la situazione è degenerata, lasciando un poliziotto ferito e le immagini di una città in preda al caos.
Una tifosa ha raccontato la sua esperienza su Facebook: “Ero al Dall’Ara assieme con mio figlio per vedere il Napoli… al termine della partita mentre stavamo andando via dei ‘tifosi’ bolognesi ci hanno aggredito.” Questo episodio getta una luce triste su quell’area, rendendo chiaro che la passione per il calcio può trasformarsi in un incubo. L’amarezza di una madre nei confronti del suo contesto sociale è un colpo al cuore, e ben chiaro: “sono così delusa e mi dispiace di aver fatto nascere i miei figli a Bologna e di viverci e lavorare da circa 33 anni.” L’auspicio di una vita serena per i suoi figli si scontra con una realtà tutt’altro che accogliente.
La notizia che il poliziotto ferito sia in via di guarigione è un valido motivo per sperare, ma questo triste episodio dimostra una mentalità malata che non ha posto nel nostro sport. “Questi non sono tifosi ma delinquenti pronti a dar sfogo ai propri barbari istinti.” Insomma, è tempo di smetterla di fare amalgama tra sport e violenza: non siamo nel Colosseo, e il calcio dovrebbe tornare ad essere una festa, un momento di gioia collettiva.
Queste tensioni non possono continuare a macchiare l’immagine dello sport. “Per troppi anni questi pseudo tifosi si sono appropriati violentemente di spazi e tempo dedicati allo sport, ora è tempo che gli stadi tornino ad essere luoghi per famiglie, per tutti.” L’azione è necessaria, e le misure finora adottate appaiono del tutto insufficienti per contrastare chi, dalla curva, si trasforma in un hooligan senza scrupoli. È ora di cambiare registro e restituire gli stadi ai veri appassionati, a coloro che, per il Napoli, battono il cuore.